L’arrivo di Spalletti è un segnale alla squadra: rigare dritto o saltano teste
Luciano Spalletti è ufficialmente il nuovo allenatore del Napoli. Esperto e tatticamente preparato, è anche noto per non farsi schiacciare all’interno degli spogliatoi. Che sia un segnale della dirigenza alla squadra?
Luciano Spalletti sarà, a partire dal 1 luglio, il nuovo allenatore del Napoli. Dopo il ben servito a Gattuso, la società ha puntato forte sul tecnico di Certaldo: biennale da 2,8 milioni e obiettivo ritorno in Champions per gli azzurri. Obiettivo che, per storia, l’ex Inter e Zenit sa bene come centrare: negli ultimi 17 anni (di cui 14 passati in panchina) solo una volta non è riuscito nell’impresa (stagione 2008/09, 6° posto con la Roma), portando in Champions addirittura l’Udinese nella stagione 2004/05. Il tutto contornato da un palmarès di tutto rispetto: 2 Coppe Italia, 1 Supercoppa Italiana, 2 Campionati russi, 1 Coppa di Russia e 1 Supercoppa di Russia. Insomma, sembra essere, almeno in partenza, l’uomo giusto per la panchina azzurra. Ma potrebbe avere anche un altro obiettivo.
Spalletti, infatti, oltre che per essere un allenatore preparato è anche noto per il ruolo di “tagliatore di teste” che spesso si è ritrovato a ricoprire in carriera. Spogliatoi difficili sono non di rado stati gestiti dal tecnico col pugno d ferro. I casi emblematici, naturalmente, sono due: Totti alla Roma e Icardi all’Inter. Il primo “portato” al ritiro dopo i deleteri mal di pancia per le troppe panchine (a 41 anni), il secondo declassato da capitano senza troppi patemi ed accompagnato alla porta a causa dei continui bracci di ferro imposti alla dirigenza sull’ingaggio.
Spalletti “antidoto” contro gli ammutinamenti?
Insomma, l’ex Roma e Inter non sembra essere uno che si fa schiacciare, nemmeno da personalità imponenti e ingombranti. E date le frizioni degli ultimi due anni fra i giocatori del Napoli e la dirigenza partenopea, è lecito pensare che l’ingaggio di Spalletti possa essere un segnale di Aurelio De Laurentiis alla squadra. Un messaggio del tipo: rigate dritto, altrimenti saltano delle teste, anche se sono “ingombranti”. Dopo le voci di un possibile “ammutinamento” della squadra durante la sfida con il Verona, sembra un’ipotesi da non scartare.
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