L’ “Unità” di Casalnuovo per il CentroItalia
La festa de l’Unità come espressione delle eccellenze di Casalnuovo e un modo per dare spazio alla solidarietà.
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NAPOLI, CASALNUOVO – Come da tradizione, ormai dal 2014, ritorna a Casalnuovo di Napoli l’appuntamento autunnale de ‘La festa de l’Unità‘. L’evento, che tratterà sì di politica ma anche di spettacolo, si terrà Sabato 1 ottobre, come di consueto, a Piazza Mafalda e verrà gestito dal Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Nappi, che noi di Napoli.zon abbiamo ascoltato in esclusiva.
Presidente, la festa de l’Unità mancava da qualche anno a Casalnuovo; è una soddisfazione riproporla di nuovo oggi? “Certamente. L’ho riportata in città nel 2014, assieme al gruppo dirigente di allora, e mancava da oltre un decennio. L’anno scorso e’ stata assorbita dalla campagna elettorale, essendo Casalnuovo una città chiamata al voto nel 2015. In molti hanno creduto che la Festa fosse stata da me voluta solo per l’imminente scadenza elettorale. Invece dopo due anni, e senza influenza alcuna, rieccoci. Sicuramente è motivo di orgoglio e soddisfazione.”
Cosa rappresenta per lei la Festa de l’Unità? “La Festa de L’Unita’ ha da sempre una peculiarità: abbina ad un momento di confronto e di discussione politica momenti di aggregazione, di musica e di festa. È così che sarà anche la nostra Festa de L’Unità 2016 a Casalnuovo.”
Un evento che prevederà ovviamente politica ma ma non solo! Ci può svelare qualcosa su come proseguirà la festa e sui vari ospiti? “Ci sarà lo spazio politico, dalle ore 18 di Sabato, dedicato al Referendum e al nostro primo anno di consiliatura. Con me ci saranno, sul palco a discutere, deputati del Pd, il gruppo consiliare cittadino e i Giovani Democratici. Dopo il dibattito, ci sarà- dalle ore 21– il concerto con il sax di Marco Zurzolo e la partecipazione di Tullio De Piscopo, con la sua batteria, e di Lucariello, con il suo rap.”
Da Tullio de Piscopo a Lucariello passando per il jazz di Zurzolo, un bel modo per coinvolgere più fasce d’età, anche i più giovani. “Si cerca sempre di coinvolgere, anche nella politica, i giovani, ma avere da vicino artisti del genere è comunque un modo per fare Cultura, con la musica in questo caso. Così come lo è stata la scrittura, nel mio progetto Una Città che Scrive, uno strumento per rilanciare l’immagine della nostra Città.”
‘Una città che scrive’ è stata la sua raccolta per il rilancio culturale per Casalnuovo. Un’antologia di soli autori casalnuovesi che sembra anche rivolta alla solidarietà. “In piazza saranno presenti diversi stand. Uno su tutti mi va di evidenziare: sarà allestito un gazebo-libreria gestito dall’associazione Una Città che Scrive, che oltre a vendere la propria antologia composta da testi di soli autori casalnuovesi, lancerà il Primo Premio Letterario Casalnuovese. L’associazione, tra l’altro, ha deciso di devolvere l’incasso proveniente dalla vendita dei libri alla ricostruzione post terremoto.”
La tragicità del sisma che ha colpito il Centro Italia, ha scosso gli animi dell’intera penisola. Fortunatamente gli Italiani hanno dimostrato ancora una volta il loro gran cuore. “Una catastrofe. Indescrivibile il dolore. La prima cosa che ho pensato, in riferimento alla Festa, è stata quella di annullare l’iniziativa. Poi c’ho ripensato. La facciamo e sarà un’ulteriore occasione per fare concretamente di solidarietà. Ringrazio, innanzitutto, tutti gli autori di “Una città che scrive” (Mario Visone, Raffaele Sannino, Raffaela Danzica, Lia Manzi, Michelangelo Riemma, Anacleto Loffredo, Antonio Pelliccia, Marina Romano, Armando Fusaro, Antonio Pascucci,Aleandra Genovese, Ernesto Acciarino, Eduardo Colella, Halika Misàndrika Abaharam) e sono certo non faranno mancare il loro sostegno.”
La Festa riuscirà a dare un altro contributo per le popolazioni vittime del terremoto? “Serviranno molte risorse per la ricostruzione. Credo che i cittadini colpiti meritino un’altra possibilità di vita. E non la si può che assicurare con una rapida ricostruzione. Naturalmente, alla causa ‘ricostruzione post terremoto’ saranno devolute anche le sottoscrizioni raccolte nel corso del concerto e dell’intera festa. A tal proposito, mi piace sottolineare anche la disponibilità del responsabile dell’area food, il pizzaiolo Gioacchino Cuorvo, che lavorerà gratuitamente nel corso della festa, dandoci così la possibilità di devolvere anche l’incasso proveniente dalla vendita delle pizze per le operazioni di ricostruzione delle terre devastate.”
Noi ringraziamo Giovanni Nappi per il tempo concessoci e gli auguriamo che la Sua Festa sia un successo, soprattutto di solidarietà e beneficenza.
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