4 Giugno 2020

Jorit omaggia George Floyd: ecco il murales

Jorit omaggia George Floyd con il suo murales. “È tempo di cambiare il mondo” scrive l’artista napoletano per la lotta contro il razzismo

L’artista di strada Jorit Agoch torna a stupire con i suoi murales, i quali sono rivolti principalmente a questioni sociali ed hanno lo scopo di sensibilizzare e mettere a fuoco la vera realtà circostante.

Jorit

Jorit

Ed ecco che Jorit fa parlare l’arte, questa volta il protagonista del suo murales è George Floyd.

La morte di Floyd è avvenuta il 25 maggio 2020, nella città di Minneapolis (Minnesota). Un’uccisione crudele che, oltre ad essere stata filmata, è divenuta subito oggetto di razzismo.

Un episodio lacerante che vede schiacciare il collo dell’uomo dal ginocchio dell’agente di polizia Derek Chauvin per 8 minuti e 46 secondi.

L’impassibilità degli altri agenti mette in evidenza il fatto che ci sia abuso di potere e soprattutto odio razziale.

L’opera si trova nella periferia di Napoli,  all’uscita della Circumvesuviana di Barra, e raffigura Floyd con lacrime rosse che scendono sul volto al posto dei segni tribali che solitamente l’artista usa come simbolo di appartenenza alla tribù umana.

Sul suo viso compaiono anche Martin Luter King, Malcom X, Lenin e Davis.

“Era importante ora metterli insieme. Il razzismo ha radici profonde negli Usa, in Italia dobbiamo stare in guardia e contrastare lo sfruttamento. Basta guardarsi intorno: ogni giorno decine di ragazzi di colore aspettano di essere sfruttati per pochi euro alle rotonde di Quarto e Pianura. E’ inaccettabile, lo Stato dovrebbe intervenire”.

Jorit ha vissuto in America e oltre a ricordare le sue esperienze di Street, lancia un pensiero rivolto alla politica:

“Lavorando in strada ho vissuto spesso la parte più brutta di ogni città. A Miami, ad esempio, si dipinge nella zona homeless dove un esercito di invisibili vive una condizione di emarginazione incredibile. Si paga il prezzo dell’assenza di una scuola pubblica di qualità e di un’assistenza sanitaria adeguata. Problemi che non possono essere dimenticati a rivolta finita. Mi ha profondamente colpito il tweet con cui Trump ha annunciato di voler dichiarare Antifa ‘un’organizzazione terroristica’, è preoccupante”.

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