31 Maggio 2016

Jorginho e le discutibili scelte di Conte

Conte e le sue discutibili scelte tengono banco tra i tifosi della Nazionale alla vigilia degli europei di Francia. L’esclusione di Jorginho

[ads1] Conte e le sue discutibili scelte tengono banco tra i tifosi della Nazionale alla vigilia degli europei di Francia. L’esclusione di Jorginho, ma anche la scelta di utilizzare Insigne come seconda punta, rappresentano le prime polemiche di una Nazionale che non promette spettacolo.

Aveva preannunciato che le sue scelte avrebbero fatto discutere e non ha deluso. L’ex allenatore della Juventus ha prediletto una sorta di linea “conservativa”, di stampo Juventina.

Oltre al prevedibile e giustificato blocco difensivo, Conte ha prediletto Zaza e Sturaro, ai più accreditati Jorginho e Pavoletti. Più accreditati per quanto mostrato nell’ultimo campionato di serie A. Inoltre, il napoletano, pareva avere la strada spianata dai recenti infortuni che ne avevano sbaragliato ogni possibile concorrenza.

Verratti, Marchisio, Montolivo, senza contare Pirlo che ormai è un ex giocatore, lasciavano a Conte ben poche scelte per il ruolo di regista in mezzo al campo.

Eppure il C.T. ha preferito non averne nessuno, piuttosto che portare l’italo brasiliano, che pure era risultato tra i più in forma persino nei test atletici.

Il punto della questione non è se portare o no Jorginho, quanto sacrificarlo per portare Sturaro. 

Il centrocampista bianconero non ha praticamente mai giocato in questa stagione e non era mai stato convocato o impiegato da Conte in questo  ritiro pre torneo.

Inoltre, quando Stefano Sturaro era stato chiamato in causa in Champions è stato un disastro.

Avesse preferito a Jorginho un giocatore di grande esperienza, o di grande talento, lo avremmo capito, ma non si può che restare quantomeno perplessi di fronte a questa scelta.

Ha portato Insigne, e la decisione sembra, in questo caso, più dovuta alla necessità di non attirare ulteriori critiche. Difficilmente, infatti, Insigne potrà trovare spazio nel 5 3 2 immaginato dal commissario tecnico.

Il napoletano, entrerà solo se le cose dovessero mettersi male, per provare il tutto per tutto con il 4 3 3.

E’ certamente vero che in Italia non ci sono più grandi campioni, che i club non li acquistano o, quando li hanno, non li fanno giocare, ma è vero altrettanto che quei pochi che ci sono, e che un po’ hanno giocato, (vedi Bonaventura, Jorginho, Gabbiadini, Pavoletti e Vazquez)

Conte ha deciso d’ignorarli, per portare avanti un discorso che, ce lo auguriamo, forse sarà ancora in grado di sbalordirci.

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