30 Ottobre 2025

Jessica Strapazzollo: l’ennesima vittima cascata in una trappola mortale

Roberta Bruzzone spiega quali sono i meccanismi che incastrano una vittima in una relazione tossica

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jessica strapazzollo

JESSICA STRAPAZZOLLO-Il femminicidio di Jessica Stapazzollo Custodio de Lima, avvenuto a Castelnuovo del Garda, rappresenta un drammatico esempio di come le vittime di violenza domestica restino imprigionate in relazioni tossiche, nonostante le misure di protezione.

La criminologa Roberta Bruzzone ha spiegato che le donne coinvolte in questi legami subiscono un processo manipolatorio lungo e subdolo. Vengono prima depistate attraverso il “love bombing”, una fase in cui il partner mostra attenzioni e affetto intensi, per poi cadere in una spirale di controllo, isolamento e abusi.

Quando l’uomo violento torna con gesti affettuosi o promesse di cambiamento, la vittima “si riattiva” e spera di ritrovare il compagno dei primi tempi. Questo meccanismo, definito dalla Bruzzone “la trappola mortale”, è di natura psicologica e persino chimica. Questo perchè genera una dipendenza emotiva che rende difficile interrompere la relazione.

Jessica Strapazzollo: inefficaci le misure di prevenzione

Nel caso di Jessica, il sistema di tutela si è rivelato inefficace. L’ex compagno Reis Pedroso Douglas, già denunciato per maltrattamenti, violenze e minacce, era soggetto al braccialetto elettronico e al divieto di avvicinamento. Tuttavia, al momento dell’arresto non lo indossava, e il dispositivo consegnato alla vittima per segnalare eventuali violazioni è stato ritrovato spento nel garage della madre. La vicenda è un chiaro esempio di come le inefficienze nel controllo e la sottovalutazione dei segnali di pericolo, abbiano consentito a un carnefice di agire indisturbato, trasformando un legame malato in una tragedia annunciata.

FONTE: Virgilio.Notizie

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