L’isola di Vivara riapre al pubblico dopo 4 anni di chiusura
L'isola di Vivara a Procida riapre al pubblico dopo 4 anni di chiusura: ecco quando sarà possibile visitare l'incantevole Riserva Naturale
L’isola di Vivara riapre al pubblico – L’Isola di Vivara, collegata con un ponte alla maggiore Procida, è un sito di straordinario interesse naturalistico e storico, con i suoi 0,34 chilometri quadrati e i suoi 109 metri sul livello del mare, la conformazione geografica a forma di falce e una morfologia evidentemente legata all’originaria appartenenza a un cratere vulcanico, il più antico dell’intera area. Dal 2002 è Riserva Naturale Statale ed è di proprietà privata.
Custodisce preziose tracce di insediamenti riferibili all’età del Bronzo, quando era crocevia strategico nei traffici marittimi dalla Grecia di età micenea all’Occidente, oltre ad essere uno dei più straordinari hotspot di biodiversità per l’avifauna migratrice e numerose specie botaniche.
L’isola di Vivara è stata chiusa al pubblico per ben 4 anni (dal 2019), a causa di un contenzioso giudiziario per la proprietà e la gestione. Dopo una precedente battaglia legale avvenuta nel 2015, era stata assegnata ai fratelli Diana e l’anno successivo il comune di Procida ne aveva organizzato e gestito le visite. Tuttavia, dopo la pandemia, erano insorti ulteriori problemi burocratici e logistici che ne avevano impedito la riapertura fino ad oggi.
L’isola di Vivara riapre al pubblico: ecco quando
A partire da sabato 27 maggio 2023 l’isolotto sarà visitabile dal martedì alla domenica, previa prenotazione sul sito ufficiale, con l’accompagnamento delle guide naturalistiche della riserva e con un percorso della durata di circa 3 ore, per un massimo di 25 persone per volta, e con due turni giornalieri (9.00 e 11.30 dal 15 settembre al 31 maggio; 8.30 e 17.00 dal 1° giugno al 14 settembre), con un ticket di ingresso di 10 euro a persona (5 euro per i residenti dell’isola di Procida, 3 euro il ticket ridotto per i minori fino a 12 anni).
La riapertura dell’isola al pubblico è un grande risultato, come ha sottolineato Nicola Scotto di Carlo, coordinatore del Comitato di Gestione della Riserva Naturale Statale Isola di Vivara, perché:
“È un ulteriore ed importante tassello che va ad aggiungersi al lavoro degli ultimi mesi, in piena armonia con la famiglia Diana, proprietaria dell’isolotto, e grazie in particolare al lavoro quotidiano di tutti i membri del comitato e della struttura tecnica della Riserva, con il sostegno del Ministero dell’Ambiente, del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), della Regione Campania, del Comune di Procida e alle recenti sinergie con il Parco Regionale dei Campi Flegrei e con l’AMP Regno di Nettuno, nonché con i Carabinieri Forestali, i vigili del fuoco, Sma Campania e la SABAP per l’Area Metropolitana di Napoli“.
Sulla questione è intervenuta anche Francesca Diana, membro del Comitato in rappresentanza della proprietà dell’isola:
“Siamo molto contenti che finalmente riprendano le visite guidate sull’Isola di Vivara. Questo è stato reso possibile anche da un ottima collaborazione tra proprietà e la Riserva, che insieme lavorano per un fine comune, il benessere di Vivara. Insieme alla Riserva parteciperemo alla tutela dell’ecosistema ambientale di Vivara, e cercheremo di rendere ancora più interessanti le visite guidate. Personalmente volevo formulare un ringraziamento personale alla Regione Campania, per aver ascoltato la proprietà in un momento complicato per Vivara, anche attraverso il prezioso affiancamento dell’Ente parco Regionale dei Campi Flegrei, nella persona del presidente Francesco Maisto”.
Antonio Carannante, assessore del Comune di Procida con delega a Vivara, ha aggiunto:
“Far ripartire le visite a Vivara è un atto bello e dovuto perché il patrimonio naturale resta patrimonio di tutti, perché la bellezza va condivisa e perché è fondamentale divulgare il rispetto ambientale. L’amministrazione ha lavorato e lavorerà sempre nell’interesse di questo angolo di paradiso procidano che è parte della nostra identità.”
L’isola di Vivara riapre al pubblico – La riapertura porta con sé anche alcune novità. Infatti, il Comitato di gestione sta realizzando una stabile piattaforma multidisciplinare di studio, di monitoraggio, di tutela e di valorizzazione dell’intero ecosistema Vivara con il diretto coinvolgimento di enti di ricerca e di dipartimenti universitari campani. Le attività coinvolgeranno anche il terzo settore per affrontare in pienezza i temi della fruizione, dell’accessibilità e della divulgazione del sito.
Inoltre, il percorso di visita si arricchirà di nuove tappe: i resti di una villa costruita nel 1861 da Don Giovanni de Guevara, duca di Bovino, utilizzata come casino di caccia con Carlo III e di un complesso di edifici colonici.
Fonte: ANSA
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