Ischia, morta in un dirupo: contestato al compagno omicidio pluriaggravato
Marta Maria Ohryzko non sarebbe morta per la caduta, ma per mano del compagno: accusato ora di omicidio volontario
repertorio

Ischia, morta in un dirupo: per il decesso della 41enne Marta Maria Ohryzko, avvenuto nel 2024, viene contestato ora al compagno l’omicidio volontario pluriaggravato.
L’uomo si trovava già in cella per la morte della donna, si è ulteriormente aggravata ora la sua posizione: ecco qaunto accaduto.
Ischia, morta in un dirupo: i terribili fatti nel 2024
I terribili fatti risalgono al 2024, quando la 41enne Marta Maria Ohryzko, residente a Ischia, cadde in un dirupo, fratturandosi la caviglia. La donna, in grave difficoltà, riuscì a contattare il compagno per chiedere aiuto. L’uomo, però, una volta raggiunta la donna, non soltanto non le prestò soccorso ma, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la colpì in volto e poi la soffocò tappandole naso e bocca.
In un primo momento, si ipotizzò che la donna fosse infatti morta per l’embolia provocata dalla frattura, ma secondo quanto appena emerso, fu invece per mano del compagno, ora accusato quindi anche di omicidio volontario. A dare un importante svolta alle indagini furono soprattutto le intercettazioni telefoniche e i risultati dell’autopsia sul corpo della vittima.
Il 41enne, di origine russa, si trova nel carcere di Poggioreale per maltrattamenti in famiglia aggravati dall’evento morte dal 15 luglio 2024: ora dovrà affrontare queste nuove e ancora più gravi accuse.
Potrebbe interessarti anche: Volla, morto camionista colto da un malore mentre è alla guida
Se vuoi sostenere il progetto editoriale Napoli ZON ti invitiamo a seguire anche la pagina Facebook.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Presidente Mattarella ricoverato: operato per l’impianto di un pacemaker