Irpinia Mood Food Festival: tra tradizione e innovazione
Un ponte tra le radici della cucina italiana e le sue future evoluzioni
Irpinia Mood Food Festival: torna il tradizionale e annuale appuntamento all’insegna del patrimonio culturale irpino. L’obiettivo è come sempre quello di valorizzare e proporre innovazioni enogastronomiche irpine e campane, rappresentate da chef di alto livello provenienti da tutto il territorio nazionale.
Da giovedì 29 agosto a domenica 1 settembre 2024, dalle ore 18.30, nella meravigliosa cornice del complesso monumentale del Carcere borbonico di Avellino si svolgerà infatti l’ottava edizione di Irpinia Mood “Tradizionale”. Interverranno all’evento 60 Chef da tutta Italia e 9 stelle Michelin. Inoltre, si terranno 4 giorni di incontri, dibattiti, presentazioni, laboratori, degustazioni e masterclass, per promuovere il patrimonio culinario ed enoico irpino e campano.
Irpinia Mood Food Festival, l’appuntamento con la tradizione e l’innovazione
Presenzierà all’evento una selezione di chef di primissimo livello guidata da Fabrizio Mellino de I Quattro passi di Nerano, frazione di Massa Lubrense, che, a soli 33 anni, ha riportato le 3 stelle Michelin al Sud Italia.
Dalla provincia di Salerno, quella maggiormente rappresentata ad Irpinia Mood con ben 11 chef, arrivano anche gli stellati Lorenzo Montoro di Villa Cimbrone a Ravello e Cristian Torsiello dell’Osteria Arbustico di Capaccio.
Dal territorio laziale arrivano due illustri chef premiati dalla guida Rossa, vale a dire Salvatore Tassa, “cuciniere di campagna” come ama definirsi, del Ristorante Colline Ciociare di Acuto in provincia di Frosinone e Salvatore Bianco, custode del passato e grande interprete del presente, executive chef dell’Hotel Eden di Roma, cinque stelle lusso di Dorchester Collection fondato nel 1889.
Irpinia Food Festival, un viaggio culinario
Un viaggio nel gusto che da Milano, patria di Pietro Caroli di Trippa, a Tricase, in provincia di Lecce, con Alfredo De Luca de La Taverna del Porto, esperienza culinaria più a sud di questa edizione, percorre oltre 1000 chilometri.
E ancora, da Pescocostanzo, incantevole borgo montano in Abruzzo, arriva Concezio Gizzide La Corniola e si torna in Campania, precisamente nella provincia di Napoli, rappresentata da altre due stelle Michelin: quelle che brillano nel firmamento del Relais Blu di Termini di Massa Lubrense, buen retiro di Sakai Fumiko, che torna in costiera sorrentina dopo due anni in Umbria, e di Napoli dove si respira l’Aria di Paolo Barrale.
Infine, per meglio connotare la delegazione locale, non poteva mancare il Maeba Restaurant di Ariano Irpino, gioiello culinario della provincia di Avellino che ha meritato una stella Michelin, rappresentato da Salvatore Ciccarelli, lo chef che ha saputo fondere tradizione e innovazione, celebrando i sapori autentici del territorio irpino.
Insomma, un viaggio per tutti i palati, che sarà impreziosito dalla dolcezza dei Pastry Chef dell’AMPI, l’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani. Da Francesco Boccia da Striano di Napoli a Salvatore De Riso da Minori in Costiera amalfitana. Da Antonio Daloiso da Barletta all’avellinese Carmen Vecchione, fiore all’occhiello della pasticceria irpina.
«Quest’anno Irpinia Mood vuole essere un vero e proprio ponte tra le radici della cucina italiana e le sue future evoluzioni – spiega Mirko Balzano, chef e direttore artistico di Irpinia Mood 2024 – Ogni chef invitato non si limiterà a cucinare. Condividerà anche una visione personale e del proprio territorio, stimolando un dialogo profondo sui futuri percorsi della gastronomia italiana».
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