Iran uccisa perché portava cappello al posto del velo
Iran Mahak Hashemi ragazza di 16 anni è stata uccisa perché portava il capello al posto del velo. Ennesima vittima delle proteste
IRAN PROTESTE RAGAZZA UCCISA- Le proteste di ragazzi e ragazze ormai sembrano non avere più un freno. Si conta la 416esima vittima ed è solo una sedicenne.
Mahak Hashemi è stata uccisa perché indossava il cappello da basket al posto del velo. E’ morta con il volto deturpato e con la schiena spezzata, torturata con le botte fino alla morte dalla Polizia. Le autorità, inoltre, secondo quanto riportato dal Corriere Della Sera, le hanno proibito il funerale.
A Shiraz, dove viveva la ragazza di sedici anni Mahak Hashemi, è stata scattata una delle foto simbolo di questa protesta in memoria di Mahsa Amini, quella del bacio tra due manifestanti in mezzo alle auto incolonnate.
Mahak orfana di madre viveva con il padre e due sorelle minori di cui si occupava e prendeva cura. Per 48 ore non è tornata a casa, poi il padre doveva recarsi in obitorio per riconoscere due cadaveri senza nome, deturpati, irriconoscibili e uno era quello della ragazza che ha perso la vita per protestare contro le violenze e per chiedere la libertà.
Come ormai accade spesso durante le proteste in Iran, anche questa volta la Polizia ha parlato di incidente. I giovani iraniani non intendono fermarsi e continuano a chiedere la fine della dittatura, la libertà, proprio come suona il grido: “donna, vita, libertà”.
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