«Io, disabile, truffata ad Ischia: ora rischio il bonus vacanze». La denuncia
Disabile truffata ad Ischia: l’albergo non è attrezzato e non le restituisce i soldi dell’acconto. La denuncia
Una donna disabile prenota una vacanza a Ischia con il bonus vacanze e, solo dopo aver versato l’acconto, scopre che la struttura non è attrezzata per le sue esigenze. Il gestore si rifiuta anche di restituirle i soldi della caparra. Protagonista di questa assurda storia è una trentenne napoletana.
A raccontare questa vicenda- che ha colpito economicamente e moralmente la donna- è stato il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“Una storia vergognosa quella di cui è stata, suo malgrado, protagonista Marcella Teano, trentenne napoletana disabile motoria e madre di una splendida bambina. Marcella, come mi ha raccontato lei stessa, ha prenotato un soggiorno di una settimana, dal 20 al 27 giugno, in un albergo di Ischia sottolineando da subito le sue esigenze speciali. Dopo aver ricevuto assicurazioni dal gestore sull’assenza di barriere architettoniche, versa l’anticipo di 400 euro usufruendo del bonus vacanze.
La convocazione improvvisa per una visita medica per la figlia, a Roma, la spinge a chiedere il cambio per la settimana precedente, quella dal 13 al 20 giugno. E qui viene a scoprire che nell’intera struttura non esistono stanze con bagno per disabili. E, per di più, il gestore non ha intenzione di restituirle la caparra versata. Ritengo gravissimo quanto accaduto, non solo per Marcella e la sua famiglia. Questa storia rischia di gettare discredito sull’intera categoria di albergatori e infanga l’immagine dell’ospitalità ischitana.
Spero davvero che prevalgano il buon senso e l’onestà, e che l’albergatore in questione le restituisca i soldi. Questo episodio, purtroppo, dimostra ancora la scarsa attenzione di alcuni operatori turistici per le esigenze speciali delle persone”.
La donna si è rivolta al consigliere Borrelli per avere un sostegno, nella speranza che episodi del genere non si verifichino più.
“Prima ha preso l’acconto e poi si è fatto uscire che in tutta la struttura non c’erano bagni per disabili. Però i soldi non me li vuole restituire – ha affermato Marcella Teano – La ritengo un’ingiustizia che mi fa star male. E poi c’è modo e modo di dire le cose. Mi ha ferita, mi ha fatto sentire ‘sbagliata’ ancora una volta. E se non fosse arrivata la convocazione della visita medica per mia figlia a Roma avrei scoperto solo lì di non poter andare in bagno. Eppure ero stata molto chiara fin dall’inizio sulle mie necessità. Adesso spero almeno di riuscire a riavere i soldi del bonus vacanze che abbiamo già versato. Ma quella che doveva essere una settimana di tranquillità per la nostra famiglia, si è trasformata in un incubo”.
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