Influenza 2025 – Aumento dei contagi e paura per la Variante K

Influenza 2025 – Con l’inizio dell’inverno si sa, oltre alle piogge e al gelo, arrivano anche altre scomodità, come il naso che cola, mal di gola, tosse e febbri.

Insomma, arrivano le influenze, le quali si presentano appunto, con mal di testa, tosse, fastidio alla gola e, in alcuni casi, anche con difficoltà respiratorie.

Questi sintomi però spesso sono in realtà delle infezioni respiratorie, le quali vanno curate diversamente rispetto le influenze.

Influenza 2025 – Paura per la Variante K:

L’Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli Ets), onde evitare di trattare un’infezione respiratoria come un’influenza, suggerisce dunque di prestarsi ad un tampone nasofaringeo.

Il risultato del tampone renderà palesi le cause del malanno e così facendo avrete modo di curare sin da subito un’ipotetica infezione respiratoria.

Purtroppo, secondo dei dati del sistema di sorveglianza RespiVirNet riportati anche dal quotidiano Skytg24,

pare che anche in Italia i casi di sindromi respiratorie acute, sono in largo aumento.

Addirittura si stima che, nel corso dei prossimi mesi, i casi potrebbero arrivare a coprire circa 16 milioni di italiani, soprattutto le fasce più deboli, ossia anziani e bambini.

I professionisti del settore suggeriscono quindi sia ai bambini che agli over 60, ai soggetti immuni depressi o alle donne in gravidanza la vaccinazione.

La vaccinazione è ritenuta l’unica arma in grado di prevenire le forme più gravi di infezioni respiratorie, sopratutto in vista dell’espansione della variante K, che preoccupa in molti.

Vi è anche da dire però, che ciò che preoccupa i professionisti è proprio l’abilità della Variante K dell’Influenza 2025 a ridurre, al momento ancora in forma minima,

la protezione della vaccinazione, ecco perché l’influenza 2025 viene monitorata con attenzione.

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