Influenza 2024 – i sintomi e quando ci sarà il picco
Influenza 2024: dati preoccupanti. Ecco quali i sintomi da tenere sotto osservazione e quando ci potrebbe essere il picco in Italia...
Influenza 2024 – L’influenza vera e propria deve ancora arrivare, ma già a settembre oltre 150mila persone alla settimana risultano colpite da forme influenzali e simil-influenzali. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi, è fondamentale vaccinarsi e praticare l’automedicazione responsabile.
Quando arriverà l’influenza vera e propria?
Nonostante l’incremento di casi a settembre, l’influenza vera si manifesta di solito in pieno inverno, quando le temperature rimangono costantemente basse. Le stime globali parlano di circa un miliardo di casi di influenza stagionale all’anno, inclusi 3-5 milioni di casi di gravi malattie respiratorie, con 290.000-650.000 decessi annuali correlati all’influenza.
Secondo Pregliasco, virus come adenovirus, rinovirus e coronavirus (non Covid) sono facilitati dagli sbalzi termici, come quelli osservati questa estate. La vera influenza colpisce quando il freddo intenso si mantiene stabile, spesso nel periodo delle festività, in cui i contatti sociali aumentano.
Influenza 2024 – i Sintomi
La vera influenza si riconosce principalmente per tre caratteristiche:
- Febbre improvvisa.
- Sintomi generali come dolori muscolari e articolari.
- Sintomi respiratori come naso chiuso e che cola.
Altri virus influenzali o simil-influenzali possono avere sintomi meno intensi o più variegati.
Contromisure: cosa fare?
In caso di sintomi influenzali, soprattutto per anziani o persone fragili, è consigliabile effettuare un tampone per il Covid. Anche se l’influenza mantiene caratteristiche simili ogni anno, il Covid può presentarsi in forme gravi.
L’automedicazione responsabile è la chiave per gestire i sintomi: si raccomandano farmaci antinfiammatori per alleviare i fastidi, pur monitorando l’andamento della malattia.
Il ruolo della prudenza
Come sottolineato dallo stesso Pregliasco, è fondamentale ricordare che la diffusione delle malattie può essere evitata attraverso comportamenti prudenti. Papa Francesco, ad esempio, ha annullato alcune udienze a causa di una lieve sindrome influenzale, dimostrando la necessità di adottare un approccio di buon senso.
Perché vaccinarsi è importante
La vaccinazione contro l’influenza e il Covid è particolarmente raccomandata per le persone fragili e gli anziani. I dati di adesione alle campagne vaccinali nel 2023 sono preoccupanti: solo l’8,6% dei soggetti fragili ha fatto il richiamo anti-Covid, mentre la vaccinazione antinfluenzale ha raggiunto solo il 53% degli over 60.
L’influenza non deve essere sottovalutata, soprattutto per chi è più vulnerabile. Secondo le previsioni dell’Osservatorio Influenza, il numero di casi influenzali potrebbe superare i 14,5 milioni dello scorso anno.
Conclusione
Prevenire l’influenza e le sue complicazioni è possibile attraverso la vaccinazione, l’uso responsabile dei farmaci e il buon senso. La stagione influenzale è alle porte, e con essa la necessità di proteggere le categorie più fragili.
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