Infermieri, angeli con il camice bianco prima, durante e dopo il Covid-19. Una giornata per celebrarli
Prima dimenticati e ora apprezzati, gli infermieri da sempre assistono con dedizione i malati. Martedì ricorre la Giornata Internazionale dell’Infermiere
Angeli con il camice bianco che con dedizione e competenza sono al fianco dei malati e delle loro famiglie. Questa pandemia ha ricordato a tutti l’inestimabile valore degli infermieri che con tute e mascherine hanno lottato e continuano a lottare quotidianamente contro il virus.
Martedì 12 maggio ricorre il bicentenario della nascita di Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne, a cui è dedicata la Giornata Internazionale dell’Infermiere.
La pandemia certamente non fermerà la celebrazione che quest’anno sarà particolarmente sentita e solenne.
La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) onorerà la ricorrenza con iniziative organizzate principalmente sul web, sui social e sul portale fnopi.it a partire dalle ore 10.
La giornata sarà dedicata alla memoria dei tanti infermieri tragicamente deceduti a causa del Coronavirus.
“Noi infermieri ci troviamo in questa nuova modalità certamente più asettica, che è diventata però l’unica alternativa possibile agli incontri con colleghi, istituzioni e cittadini per condividere esperienze e saperi – spiega la presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli -. Non potevamo creare, proprio noi, occasioni di assembramento, né potevamo pensare di lasciare sguarniti i nostri luoghi di lavoro: gli ospedali, le Rsa, il territorio, in questo giorno che pure rappresenta una festa segnata in rosso sul calendario degli infermieri di tutto il mondo”.
Gli infermieri offrono una vera assistenza a misura di cittadino ogni giorno, prima, durante e dopo la pandemia.
Quest’anno le celebrazioni di questa giornata avrebbero dovuto tenersi nel capoluogo toscano, città natale di Florence Nightingale, da cui ha tratto il nome.
“Mai come in questo periodo è necessario guardare al passato per farne tesoro e costruire un futuro migliore – spiega Mangiacavalli su “fnopi.it” -. La pandemia ci ha insegnato che occorre studiare dati, lavorare su evidenze scientifiche, agire di comune accordo con metodo e professionalità. Sono tutte intuizioni già presenti nel pensiero e nelle opere di Florence che, oltre ad essere la madre di tutti noi infermieri, è stata una fine statistica, tanto che all’estero la ricordano come colei che ha ridotto la mortalità per malattie dei soldati nella guerra di Crimea dal 47 al 2 per cento. Quello che, per analogia, ci auguriamo possa accadere nell’emergenza COVID-19”.
La celebrazione si concluderà idealmente con un brano inedito, “Perfetta” del musicista Paolo Fresu, dedicato agli angeli in camice bianco.
A fine giornata si assisterà ad un ciclo di proiezioni ed animazioni a tema sulla facciata dello Spallanzani, in collaborazione con UKinItaly e INMI Spallanzani.
Sarà possibile seguire l’evento in diretta sulla pagina Facebook UKinItaly.
Per ulteriori informazioni sulle iniziative previste nella Giornata Internazionale dell’Infermiere, clicca qui.
https://www.facebook.com/fnopi.it/videos/703392157083156/
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