Indice di contagio Rt: cos’è e perché è così importante

Indice di contagio Rt: che cos’è, come si calcola e quanto influenza nel calcolo della trasmissione del contagio…

Indice di contagio Rt – Il nostro Paese da circa 8 mesi a questa parte si è trovato improvvisamente a dover fare i conti con un nuovo virus, oltre che con nuove terminologie che mai avrebbe pensato potessero entrare a far parte del suo lessico: Curva epidemiologica, pazienti asintomatici e… Rt.

Se ne sente spesso parlare durante le conferenze tenute dalla Protezione civile, ma in quanti sanno cosa significa questa sigla? Proviamo a spiegarlo insieme.

Cos’è l’indice di contagio Rt?

Esso rappresenta il calcolo sull’indice di riproduzione di una malattia, ottenuto mediante specifici algoritmi e valutato in un lasso di tempo prestabilito, che può essere quindicennale, mensile. Prima che il coronavirus turbasse la nostra serenità e quella del mondo intero, l’indice era “R con zero”, o R0. In parole povere, l’indice di riproduzione del virus era nelle fasi iniziali, ragion per cui i vari Stati non avevano ancora predisposto interventi mirati per contenere il fenomeno. Quanto alla situazione attuale, sebbene sia stato registrato nella giornata di ieri un aumento dei nuovi casi, l’Rt ha iniziato a rallentare in alcune regioni come ad esempio la Lombardia, passando da 2  a 1,5 a livello regionale, mentre a Milano (secondo elaborazioni dell’Ats) scende addirittura intorno all’1,3-1,2.

Perché ci si serve delll’Rt?

L’Rt è un metodo statistico di calcolo valido se viene conteggiato su un numero di infezioni individuate secondo criteri stabili nel tempo. Può aiutare ad esempio chi si occupa di monitorare la curva dei contagi, a fare un confronto con la prima ondata per stabilire l’andamento del fenomeno nel momento storico preso in esame.

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