3 Dicembre 2025

Incidente Morena Giangrande, condannato il pirata della strada a 3 anni

La giovane ha subito l’amputazione della gamba dopo l’incidente. L’autore del sinistro non prestò soccorso

Immagine di repertorio

incidente statale 268

INCIDENTE MORENA GIANGRANDE – Si è concluso il procedimento giudiziario relativo al drammatico incidente. Nel giugno 2024, ha stravolto la vita di Morena Giangrande, all’epoca sedicenne, a Napoli. L’uomo alla guida dell’auto che la investì, dandosi poi alla fuga, è stato condannato a tre anni di reclusione dal Tribunale di Napoli. La sentenza, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero, commina inoltre la revoca della patente per il conducente ritenuto responsabile.

La vicenda ha suscitato grande sdegno nell’opinione pubblica. Questo non solo per la gravità delle conseguenze fisiche subite dalla giovane (che a causa dell’impatto ha perso una gamba) ma anche per la condotta omissiva dell’imputato, che scappò dal luogo dell’incidente.

La dinamica del tragico investimento all’Arenella

Il sinistro si verificò nella notte tra il 7 e l’8 giugno 2024, nel quartiere collinare dell’Arenella, precisamente in via Pietro Castellino. Morena Giangrande era a bordo di uno scooter guidato da un coetaneo, quando il mezzo a due ruote fu violentemente colpito da un’automobile.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’auto procedeva a forte velocità e stava eseguendo un sorpasso azzardato. L’impatto fu devastante, ma la scena più scioccante fu l’immediata fuga del guidatore dell’auto. Questa azione lo ha identificato come un vero e proprio pirata della strada, che abbandonò i due ragazzi feriti senza prestare soccorso.

L’identificazione e il processo per omissione di soccorso

Dopo il violento scontro, Morena fu subito soccorsa e trasportata d’urgenza in ospedale, dove i medici procedettero purtroppo con l’amputazione di una gamba per salvarle la vita.

Grazie all’intervento degli agenti della Polizia Locale di Napoli, che hanno condotto scrupolose indagini, il responsabile fu rintracciato in provincia, sebbene fosse fuggito dopo l’accaduto. Chiamato l’uomo a rispondere delle sue azioni in tribunale, in un processo che ha visto la conferma della richiesta avanzata dal Pubblico Ministero.

La condanna a 3 anni e la revoca della licenza di guida rappresentano la conclusione legale di un iter doloroso.

La forza di Morena: simbolo di resilienza

Al di là degli aspetti giudiziari, la storia di Morena Giangrande è diventata un simbolo di coraggio e resilienza. Nonostante la drammatica perdita, la giovane ha più volte utilizzato i canali social e i media per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sicurezza stradale e per lanciare appelli diretti alla giustizia.

Le sue parole, come “Ho perso una gamba, mi riprendo la vita”, sono diventate un monito per la comunità, sottolineando come l’irresponsabilità al volante possa distruggere sogni e prospettive future, e ribadendo la necessità che chi commette tali atti ne risponda pienamente in sede legale.

Il caso di Morena Giangrande rimane un punto focale per le associazioni vittime della strada, che continuano a battersi per pene più severe contro i “pirati” e per una maggiore educazione alla guida.

Fonte: Fanpage.it

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