Incendio a Caivano: intervento dell’ARPAC e denunce sui social
Maxi incendio a Caivano, in un capannone della zona industriale di Pascarola. Interviene l’ARPAC per stabilire i danni dell’immensa nube di fumo. Le denunce dei cittadini sui socia
CAIVANO, 16.30 – È divampato questa mattina, intorno alle 13, un maxi incendio a Caivano, comune a Nord di Napoli. Le fiamme sono partite da un deposito della ditta “Di Gennaro Spa”, sita all’interno della zona industriale di Pascarola.
La ditta è interessata al recupero e al trattamento di rifiuti, le cosiddette “ecoballe“. Sono stati proprio questi materiali – di tipo plastico – ad alimentare il fuoco. Infatti, a ore di distanza dall’inizio dell’incendio, è ancora visibile la colonna di fumo nero dai paesi limitrofi.
Attualmente sono ancora sconosciute le cause dell’incendio, che risulta essere ancora in corso. Si registrano, inoltre, due intossicati per via delle esalazioni che, però, non risultano gravi. Sul luogo sono intervenuti Vigili de Fuoco e gli uomini del nucleo operativo ecologico dei carabinieri di napoli.
Intervenuta nella vicenda l’ARPAC – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania – che con un comunicato sul suo portale web informa i cittadini che «con tecnici e mezzi è prontamente intervenuta per stabilire quali siano i danni provocati dall’incendio divampato intorno alle 13 di oggi».
Scattano l’allarme e le denunce sui social: «chiudete le finestre»
Intanto, sui social, scatta l’allarme e le direttive da seguire di fronte all’immensa nube innalzatasi dall’incendio a Caivano. Una nube che tende a spostarsi rapidamente sui comuni dell’hinterland partenopeo.
«Chiudete le finestre, non accendete i condizionatori», queste le direttive emesse sui social per cercare di evitare il contatto con le diossine sprigionate dall’incendio.
Nel frattempo, giunge anche la denuncia di Legambiente. In una nota Stefano Ciafani e Mariateresa Imparato, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente commentano l’incendio a Caivano. «Un incendio è un incendio – si legge –, due sono una coincidenza, tre incendi fanno una prova. C’è puzza di bruciato dietro l’escalation di incendi sospetti che stanno colpendo impianti di gestione e stoccaggio dei rifiuti in Campania».
Una denuncia, questa come tante altre, che ipotizzano la natura dolosa di un incendio di così numerose proporzioni. Ovviamente, saranno i Carabinieri a fare gli opportuni rilievi sul caso.
Resta, tuttavia, il timore di un disastro ambientale.
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