Lidi puteolani, ne sono imputati ventuno
L’8 luglio è prevista la prima udienza per il processo che vede imputati ventuno lidi del litorale puteolano per occupazione abusiva di arenili demaniali.
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L’inchiesta, partita nel 2011 e terminata nel 2013 con il blitz delle forze dell’ordine e il sequestro degli stabilimenti balneari, risale appunto a due anni fa quando alcuni lidi, fra cui Lido Le Dune, Lido Le Aquile, Lido Capri, Lido Le Nereidi, Lido Tramonto d’Oro, Lido Sorriso, Lido Mon Soleil, Lido Circe e Lido Vittoria furono imputati di aver occupato abusivamente 51mila metri quadrati di suolo pubblico.
Per adesso la situazione, tra procedimenti di riassegnazione e concessioni del suolo pubblico, risulta caotica, dati i ritardi della burocrazia del Comune di Pozzuoli e di Giugliano e dei pareri contrastanti che il caso presenta.
I lidi, d’altra parte, lamentano danni per oltre quattro milioni di euro e continuano sul piede di guerra in un processo che vede più parti a confronto. In realtà gli stabilimenti rispondono di reati ambientali, il pool coordinato dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, li accusa di aver occupato abusivamente i quasi 3 chilometri del versante nord della costa flegrea «sulla scorta di concessioni demaniali marittime scadute, illegittimamente prorogate o, in alcuni casi, del tutto assenti».
Una questione spinosa che interessa anche l’anno e la stagione estiva in corso per le decisioni prese dal Comune di Pozzuoli e da quello di Giugliano in merito al bando di concessione demaniale per le aree sequestrate, bando che sarà reso noto tra dieci giorni, così come ha dichiarato l’assessore all’Ambiente di Pozzuoli, Franco Cammino – Abbiamo informato la Procura di tutti i provvedimenti ai quali stiamo lavorando per rilanciare la zona».
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