6 Dicembre 2024

Impagnatiello invia lettera a La Zanzara: la famiglia di Giulia risponde

L'assassino di Giulia Tramontano invia una lettera alla trasmissione di Giuseppe Cruciani: la reazione della famiglia della vittima

Fonte: Il messaggero

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Impagnatiello invia una lettera dal carcere alla trasmissione “La Zanzara”: la famiglia di Giulia Tramontano risponde alle parole dell’assassino.

Condannato all’ergastolo lo scorso 25 novembre, l’omicida di Giulia Tramontano ha inviato una lettera alla trasmissione radio di Giuseppe Cruciani. Quest’ultimo l’ha infatti letta in diretta: ecco quanto accaduto.

Impagnatiello, la lettera rivolta a Giulia e la reazione della famiglia Tramontano

Dopo la condanna all’ergastolo, emessa lo scorso 25 novembre, l’assassino di Giulia Tramontano ha inviato un’inaspettata lettera alla trasmissione radio “La Zanzara”. Il conduttore Giuseppe Cruciani ha infatti letto in diretta le parole di Impegnatiello, rivolte a Giulia e alla sua famiglia.

Ogni istante della mia esistenza è dedicato a lei. E così anche ora le prime parole sono esclusivamente per te Giuliet, per la meravigliosa ragazza che eri, che sei e sarai. Perché dentro me non cesserai mai di splendere. Per quanto inutili ed imbarazzanti siano, ti porgo nuovamente le mie scuse, a te, alla tua meravigliosa famiglia ed a tutte le persone toccate da questo inspiegabile e folle male. Mi manchi. So che ci sarebbero tante altre cose da dire, ma io e te ce le diciamo tutte le sere, tu già sai”: così ha inizio la lettera scritta da Impegnatiello dal carcere.

L’omicida, però, non risparmia parole anche sul altro, in particolare relative alla copertura dei media sul caso di Giulia. “La mia famiglia si è trovata a dover scappare di casa perché pedinata giorno e notte dai giornalisti. Vorrei tanto essere l’ultimo caso mediatico, ma a quanto pare siete più interessati al guadagno. Questa è la ‘banalità dei media“.

Dura e concisa la risposta della famiglia Tramontano, che sui profili social ha condiviso un’immagine implicitamente riferita all’assassino, definendolo un “miserabile”.

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