“Il ventre di Scampia” e l’insolita storia d’amore
“Il ventre di Scampia” è la raccolta poetica di Emanuele Cerullo, il poeta che ha deciso di sposare l’arte e farne compagna di una vita
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“Continuo a spogliarti
con le mani d’inchiostro
sul bianco letto nostro
di carta
baciandoti in rima
e tu non lo sai”
Questa è la dichiarazione d’amore di un poeta per la sua amata. Solo che questa volta non abbiamo a che fare con donne angelo o con donne capaci di rubare i cuori. Questa è una storia d’amore atipica. Emanuele ama la sua poesia e la poesia ama Emanuele visto i gradi risultati che ha ottenuto. Frutto di questo amore è il “Ventre di Scampia”, raccolta di poesie edita dalla casa editrice “neomediaitalia”.
“Crescevo mangiando carte
nell’interna parte d’un palazzone
che lontano schermo artificiale
ha reso monumento tremendo
dell’ inferno, il tuo ventre”.
Il contesto è il difficile mondo di Scampia. Una città dilaniata dagli scandali camorristici. Qui il piccolo Emanuele, rinchiuso tra le mura domestiche, già da bambino componeva i suoi versi. “Il ventre di Scampia” è un messaggio. La città non è solo madre di criminalità e violenza, quella non è che una piccola fetta. Emanuele con il suo lavoro ha svelato l’altra faccia della medaglia. Quella buona. Quella più grossa ma molto spesso ignorata perché non produce audience. Ma il libro non è solo Scampia.
“Voglio volare lontano
dall’indifferenza di un mondo
che non sa più amare
ed è sempre più ostinato ad avere
avere e avere ancora”.
Non chiamatelo “il poeta di Scampia”. La raccolta è un invito a volare sempre più in alto. Un messaggio universale che non ha luogo. Esistono infine molti altri messaggi ma lascio a voi la curiosità di scoprirli.
” E le nubi bianche sono isole mosse
in espansione e il Sole è un livido
violaceo sul volto del cielo marino
ceruleo: lo berrei. Un sorso
solo per digerire e poi cacciare
un po’ d’immenso”.
Perché consiglio “Il ventre di Scampia”? Perché la poesia è infinito proprio come il cielo marino ceruleo di Emanuele.
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