Il sapere del gozzo flegreo diventa Patrimonio UNESCO
La Regione Campania dichiara il sapere della marina flegrea inerente le costruzioni, la manutenzione, e l’utilizzo del gozzo napoletano come patrimonio dell’UNESCO
La Regione Campania, secondo la Convenzione Unesco, ha riconosciuto quale Patrimonio Immateriale Culturale il “Sapere ed abilità della marineria flegrea inerenti la costruzione, la manutenzione e l’utilizzo del gozzo napoletano-flegreo a remi e a vela latina”.
Il gozzo e la navigazione tradizionale hanno radici antichissime, risalenti alle maestranze
della Classis Misenensis, la flotta romana di stanza a Miseno nel I secolo a.C. Nel 2019 con avviso pubblico la Regione Campania ha avviato un percorso per il censimento dei valori culturali e tradizionali regionali.
L’Amministrazione Comunale e l’associazione Vela Latina Monte di Procida, in continuità con le attività di valorizzazione della navigazione tradizionale svolte negli ultimi anni, hanno proposto la candidatura della filiera del gozzo Flegreo-Napoletano.
La documentazione a supporto della candidatura, è stata protagonista con le sue imbarcazioni e l’attivismo dei suoi soci. Presentata a nome dell’intera comunità dall’Amministrazione comunale, è stata considerata pienamente in linea con i valori della protezione dei beni culturali della Convenzione Unesco.
Da oggi il sapere legato al gozzo flegreo è quindi parte del Patrimonio Culturale
Immateriale, insieme alle pratiche tradizionali connesse al saper fare delle altre comunità
Campane.
Dal 2003 l’Unesco, ha formalizzato l’importanza della protezione e promozione del patrimonio immateriale mondiale. È inteso come l’insieme di beni immateriali che per rilievo storico, tradizionale ed estetico sono di interesse pubblico e rappresentano la ricchezza specifica di un luogo.
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