Il ritorno di Salvatore Giuliano: 22 arresti nei clan Giuliano e Caldarelli

Il ritorno di Salvatore Giuliano – Le forze dell’ordine hanno eseguito oggi una vasta operazione contro i clan Giuliano e Caldarelli, eseguendo 22 ordinanze di custodia cautelare. L’inchiesta, coordinata dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Nucleo investigativo dei Carabinieri, ha portato alla luce un intricato intreccio di attività illecite gestite dai gruppi affiliati ai Mazzarella.

Il ritorno di Salvatore Giuliano: ricostruzione del crimine

Le accuse contestate spaziano dall’associazione di stampo mafioso al tentato omicidio, dalle estorsioni alla detenzione illegale di armi da fuoco, fino al traffico di droga. Le indagini hanno evidenziato che Salvatore Giuliano, rilasciato dal carcere nell’aprile del 2020, ha orchestrato un ambizioso progetto criminale mirato al controllo delle attività illecite nel quartiere Forcella.

Secondo quanto emerso, Giuliano ha stretto alleanze strategiche con il clan Mazzarella per consolidare il proprio dominio territoriale. Le investigazioni hanno anche rivelato legami con altri gruppi criminali operanti a Napoli, soprattutto nel quartiere San Gaetano.

La seconda parte dell’operazione ha focalizzato l’attenzione sulla “paranza di San Gaetano”, un braccio operativo del clan Mazzarella dedicato a estorsioni e spaccio di stupefacenti nel centro storico, tra via Tribunali, piazza S. Gaetano, e Forcella. Parallelamente, le autorità hanno esaminato le attività della fazione dei Caldarelli, anch’essi affiliati al clan Mazzarella, operanti nella zona delle Case Nuove.

Le autorità hanno sottolineato che le indagini, condotte tra gennaio 2020 e la seconda metà del 2021 per il primo caso, e tra fine 2018 e gennaio 2022 per il secondo, hanno permesso di documentare numerosi reati commessi dalle organizzazioni criminali, tra cui tentati omicidi, estorsioni e traffico di droga.

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