14 Marzo 2023

Il Nuovo Teatro Sanità chiude dopo 9 anni

"Nessun aiuto dalle istituzioni": questo è quello che dicono dal Nuovo Teatro Sanità che sta per chiudere dopo 9 anni

Nuovo Teatro Sanità (immagine di repertorio)

chiude il nuovo teatro sanità

NUOVO TEATRO SANITA’- Dopo 9 anni e mesi di inattività chiude un altro pezzo di storia della cultura della città di Napoli. Questa volta tocca al Nuovo Teatro Sanità.

Come accennato, le attività erano state sospese da novembre per far si che si potessero avviare i lavori necessari per gli spettacoli, ma a causa di alcuni problemi burocratici la situazione si è arrestata fino ad oggi, fino ad arrivare alle dichiarazioni di chiusura definitiva.

A commentare la spiacevole situazione è il collettivo artistico, il cui direttore artistico appunto è Mario Gelardi. Si sono espressi così: “Dopo quattro mesi di sospensione delle attività, la mancanza di azioni concrete da parte delle istituzioni, ci costringe ad annunciare la chiusura definitiva”.

Era da tutti considerato centro di rinascita culturale del quartiere, ma anche su questa parte di storia e cultura di Piazzetta San Vincenzo sta per calare il sipario. Tommy Pelliccia commenta così: “La sala di Piazzetta San Vincenzo ha illuminato con la luce dell’arte e il bagliore della cultura uno dei vicoli più scuri del quartiere Sanità. Dopo nove anni di lavoro teatrale, non svolgerà più attività di pubblico spettacolo”.

Aggiunge: “Il 7 novembre scorso la stagione del nostro teatro è stata sospesa a causa di lavori di adeguamento, che le autorità ci hanno indicato come necessari per proseguire l’attività  e ci siamo immediatamente attivati. Nonostante i tentativi già fatti negli ultimi anni per adeguare la sala secondo la normativa per il pubblico spettacolo, la particolarità della struttura del ‘700, il fatto che il bene fosse di proprietà del Comune di Napoli ma nella disponibilità della Curia e le conseguenti difficoltà burocratiche derivate da questa situazione, non ci hanno consentito di raggiungere il risultato.

Abbiamo sempre tenuto al corrente le istituzioni della nostra situazione, cercando più volte aiuto e un tavolo di incontro, cosa che purtroppo non è avvenuta. In questi anni abbiamo lavorato nella massima trasparenza, senza sottrarci ad ogni possibile risoluzione della questione. Ma dopo quattro mesi di sospensione delle attività, la mancanza di azioni concrete da parte delle istituzioni, ci costringe ad annunciare la chiusura definitiva.

Il nostro palcoscenico che è stata la casa di molti artisti e che ha dato la possibilità a tanti giovani che desiderano fare questo lavoro di formarsi e trovare uno spazio che li accogliesse, non potrà più illuminarsi. È un silenzio che fa calare il buio. Dobbiamo purtroppo, lucidamente, constatare che questa è una decisione da considerarsi definitiva”.

Conclude il suo intervento così: “Abbiamo creato un centro culturale in una zona dove non c’era nulla e dove spesso manca anche l’illuminazione: dove l’unica luce accesa, il più delle volte, è quella del teatro.Abbiamo aiutato a crescere una nuova generazione di attori e drammaturghi che vincono premi importanti in tutta Italia, abbiamo ottenuto in pochissimi anni il riconoscimento ministeriale della nostra attività nel quartiere. Come collettivo artistico, siamo riusciti a raggiungere risultati insperati.

Questo ci fa credere di aver lavorato bene.Eppure ora ci sentiamo invisibili. Siamo ad una battuta d’arresto pesante e viviamo la frustrazione di non poter essere noi a risolvere la situazione. Vorremmo non dover spegnere le luci, ma per farlo abbiamo bisogno di un intervento istituzionale immediato e concreto. Ci hanno definito spesso “il teatro della Legalità”: noi crediamo molto nelle istituzioni ed è a loro che chiediamo una mano. Ora sono solo le istituzioni a poter decidere se esisterà ancora il Nuovo Teatro Sanità”.

L’associazione Nuovo Teatro Sanità e la Parrocchia Santa Maria della Sanità non molla per il momento, anzi, continuerà la sua azione nel quartiere attraverso i laboratori e organizzando e offrendo corsi per gli adolescenti.

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