Il Napoli sogna il trionfo in Supercoppa
Napoli – Inter Supercoppa. Sotto le stelle di Ryadh il Napoli gioca questa sera alle ore 20:00 (ore 22 locali) per la Supercoppa Italiana, contro l’Inter. Gli incassi ultramilionari e il nuovo format hanno provato a mischiare le carte ed invertire i verdetti della scorsa stagione. Sono state incluse anche la seconda squadra piazzata in campionato, ossia la Lazio e l’altra finalista di Coppa Italia, la Fiorentina. Ma il campo parla chiaro: al netto delle evidenti difficoltà, gli azzurri si giocheranno l’ambito trofeo contro gli uomini di Inzaghi, reduci dal netto successo contro i biancocelesti. Ci sarà il sold out all’impianto di ‘Al Awwal Park’, teatro del terzo e decisivo appuntamento della competizione in terra araba. Quattro sono le partecipazioni alla Supercoppa Italiana per gli azzurri che trionfarono nel 1990 e 2014 contro la Juventus. Contro i bianconeri arrivarono la sconfitta a Reggio Emilia, sotto la guida di Gennaro Gattuso nel 2021. Singolare fu la sfida di Pechino nel 2012, quando i partenopei, allenati da Walter Mazzarri, si arresero alla Juventus in una atmosfera incandescente, in seguito alle polemiche arbitrali.
APPUNTAMENTO CON LA STORIA – Come una cometa che appare raramente. E lascia una scia abbagliante, in grado di illuminare il percorso impervio della stagione corrente, dopo il memorabile trionfo nello scorso campionato. In un’annata tormentata e piena di insidie. Con i casi Osimhen e Zielinski, che potrebbero con ogni probabilità cambiare aria tra qualche mese. E alcuni scontenti, che vorrebbero approdare in altri lidi. Le difficoltà riscontrate da Garcia non erano evidentemente soltanto il frutto di determinati errori della società, ma anche un downgrade in termini di concentrazione e di fame, che invece erano sempre tangibili nella cavalcata encomiabile della stagione 2022/2023. Mazzarri ha ereditato un gruppo demotivato, spento sul piano mentale e i problemi fisici di alcuni interpreti, abbinati a principi tattici ormai divenuti obsoleti, hanno spinto il tecnico di San Vincenzo ad adottare alcune modifiche. Il Napoli è sceso in campo giovedì sera in Arabia con il 3-4-2-1: uno schieramento molto più compatto e solido, che ha permesso agli azzurri di affrontare con maggiore coraggio ed intelligenza la Fiorentina, puntando sulle difficoltà in fase di transizione negativa degli uomini di Italiano. Baricentro più basso, difesa a 3 (in alcuni segmenti, anche con terzini bloccati) per colpire in profondità la linea alta degli uomini di Italiano. Non brillanti ma efficaci gli azzurri, che dovrebbero riproporsi allo stesso modo stasera contro la corazzata nerazzurra. Con la conferma dello stesso undici titolare, visto in campo giovedì sera.
REMINISCENZE MAZZARIANE – Nel deserto, anche emotivo di Ryadh, appaiono dunque le reminiscenze di Mazzarri, che allontana discorsi sulla carta carbone e idee decisamente opinabili di emulare lo spartito che fu di Spalletti. L’allenatore del Napoli aveva deciso di sconfessare il suo credo, con risultati e prestazioni lungi dalle aspettative . Gli uomini intelligenti si distinguono per la capacità di riconoscere i propri limiti e di tornare sui propri passi. L’allenatore sa di essere approdato a Napoli in mesi di transizione. Ed è consapevole che il nuovo modulo potrebbe essere accantonato dal nuovo tecnico azzurro. Mazzarri, però, ha deciso di sostenere con orgoglio e raziocinio le proprie convinzioni e sogna la rivincita della Supercoppa di Pechino. Il collettivo partenopeo aveva smarrito certezze ed identità e desidera invertire la rotta di un stagione tribolata. Magari alzando la Supercoppa sotto le stelle di Ryadh.
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(Credit immagine: SSC Napoli)
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