15 Dicembre 2020

Il Napoli di Gattuso: quante soluzioni offensive

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L’ottimo inizio di stagione del Napoli di Gennaro Gattuso (a quattro punti dalla vetta della classifica, sostanzialmente quelli che sono stati tolti alla squadra partenopea complice lo 0-3 a tavolino subito in occasione della mancata trasferta contro la Juventus, e il conseguente punto di penalizzazione) sta consegnando una forte sentenza, verso cui tanti addetti ai lavori ancora si dimostrano scettici: Ringhio Gattuso è un grande e sapiente allenatore

Gennaro Gattuso con il suo Napoli sta dimostrando di avere un’abile mano nell’adattarsi alla rosa a sua disposizione, plasmando e facendo migliorare le caratteristiche dei propri giocatori.

I frequenti cambi tattici (dal 4-4-2 della scorsa stagione all’alternanza col 4-3-3, arrivando al 4-2-3-1 di quest’annata che sta frequentemente modificando nei suoi interpreti) stanno donando al Napoli una miriade di soluzioni offensive e di gioco, per una squadra che è quella che più si avvicina, per qualità e profondità, alle rose di Inter e Juventus, coloro che sulla carta dovrebbero giocarsi la vittoria del campionato fino in fondo, insieme al Milan, stando alle nuove scommesse calcio.

Qualità e profondità: basta dare una rapida occhiata ai nomi offensivi della squadra del presidente De Laurentiis per rendersi conto di quanti elementi abbia a disposizione Gattuso.

Elementi da adattare, da plasmare, da inserire, da valorizzare: se una prima certezza è sempre, immancabilmente, quella di capitan Insigne sulla sinistra, a lui si aggiungono trequartisti come Elmas e Zielinski, ali come Lozano e Politano, un jolly come Mertens, una preziosa alternativa come Petagna e l’importante arrivo del nigeriano Osimhen, la vera motivazione che ha portato Gattuso a ideare questo 4-2-3-1, per la profondità e l’attacco verticale alla porta che riesce a garantire l’attaccante ex-Lilla.

Tanti di questi giocatori, inoltre, possono giocare in ruoli diversi: lo stesso Fabian Ruiz, centrocampista schierato più volte al fianco di Bakayoko, può trasformarsi in una mezzala con Zielinski dalla parte opposta, e lo stesso Elmas (brillante talento classe 1999) può svolgere sia i compiti del centrocampista, sia quelli del trequartista, sia quelli dell’esterno alto, come è stato più volte schierato lo scorso anno in assenza di Insigne.

Gattuso sta gestendo al meglio le risorse a propria disposizione, scegliendole accuratamente di partita in partita in relazione all’avversario e alla scelta del piano tattico.

Il simbolo del miglioramento dei singoli, sotto la gestione del tecnico ex-Palermo e Milan, è senza dubbio il messicano Hirving Lozano. Arrivato nell’estate 2019 sotto l’altalenante guida di Ancelotti, i primi mesi sotto la gestione Gattuso erano stati difficoltosi per l’ala ex-Psv, che in un’occasione era stato anche escluso dagli allenamenti per scarso impegno.

Da quel forte segnale è arrivata la svolta: il Lozano che si sta intravedendo in questo inizio di stagione è un giocatore trasformato, con la voglia che riesce a trasmettere il passionale allenatore ma anche con un’importante qualità tecnica naturale, che finalmente sta dimostrando pure la sua prolificità sotto porta.

Il lavoro di Gattuso sta dando i suoi frutti: un gioco offensivo e pieno di risorse, che valorizza i giocatori e garantirà al Napoli un brillante prosieguo di stagione.

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