Il calcio nel suo Ventre: “Robin Van Persie, l’olandese volante”
Il calcio nel suo Ventre: Robin Van Persie, uno dei piú grandi fenomeni olandesi di sempre
“Tutti erano sicuri che fosse esistito, ma nessuno ne ebbe la certezza”. L’Olandese Volante, forse una delle leggende piú affascinanti e suggestive mai esistite sulla faccia della Terra. Ma la realtà è che l’olandese volante è realmente esistito. Robin Van Persie.
Dalle giovanili di Excelsior e Feyenoord, fino ad una finale di un Mondiale. Una carriera, che rappresenta la scalata di un grande calciatore. Una prima punta a sangue freddo, che per gli estremi difensori rappresentava un’entità spettrale.
Robin Van Persie è tra i migliori 20 attaccanti di questo ventennio, indiscutibilmente. Tecnica da funambolo, capacità aeree da fenomeno, fiuto, un’intelligenza tattica fuori dall’immaginario. Un mancino puro, rapidità nel dribbling, caparbio e forte fisicamente.
Un centravanti fatto e finito. Quando lui calcia, il tempo si ferma. Poi la corsa, verso la curva. Che sia l’Emirates Stadium, oppure Old Trafford; Per Van Persie tutto ciò faceva poca differenza. Il bisogno patologico di segnare, per assorbire quell’energia dai tifosi, è un qualcosa di magico.
Ancora oggi, i suoi tuffi in area di rigore restano indelebili nella storia del calcio. Per quelli che hanno il loro sangue intriso di emozioni sportive, resterà un calciatore iconico. Undici anni in Premier League, arrivato giovanissimo all’Arsenal nel 2004; sino alle 3 stagioni in maglia Red Devils al Manchester United prima di approdare al Fenerbahce; e poi chiudere con il ritorno al Feyenoord.
Segnava di testa, di controbalzo, di volée, in qualunque modo. Van Persie in campo era semplicemente devastante. 144 goal in 280 presenze nella massima divisione inglese. Primatista di reti con L’Oranje, con 50 marcature.
Forse Robin non ha ottenuto quel che voleva, ma il mondo intero ha visto quanto era forte in quel prato verde che fa sognare milioni di persone. Un calciatore che aveva la dote di creare boati, insaccando il pallone in porta.
Le leggende spesso sono racconti che si immergono nel folklore. In altri casi invece, si tratta di pochi eletti fortunati che possono raccontarne l’autenticità.
Robin Van Persie, l’olandese volante.
Questo é “Il calcio nel suo Ventre”; un racconto di pancia, che da ascolto alle emozioni, con un pizzico di romanticismo e nostalgia. Perché non c’è nulla di piú romantico di un pallone che si insacca, accolto dal boato della curva.
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