7 Giugno 2025

ICNSV: il PSG entra nella storia, ma l’Inter non c’ha provato

Fonte foto: Sito ufficiale Paris Saint-Germain - Sito ufficiale Champions League.

PSG Inter

PSG – Inter: milioni e milioni spesi dal 2012 ad oggi, per poi rendersi conto che bastava evitare di collezionare figurine. Con l’arrivo di Luis Henrique due stagioni fa a Parigi è iniziata la cura con annessa epurazione di teste troppo grosse per lo spogliatoio, nonostante si trattasse di grandi giocatori. Con un paio di pescate dalla primavera, e qualche acquisto giusto, stavolta scegliendo con cura i calciatori, ecco che la squadra è stata allestita.

A mente fredda PSG – Inter è stata purtroppo una sfida a senso unico

I neroazzurri, invece, hanno costruito un blocco subito prima del periodo di pandemia, che poi è diventato un vero zoccolo duro. L’undici dell’Inter non ha niente da invidiare a molte squadre europee. Nonostante chiaramente non sia perfetta, il percorso in Champions League fatto sin da ottobre per i neroazzurri è la prova del loro potenziale. Ma sono in pochi quelli a spostare i fili d’erba e a guardare nella giusta direzione. Che piaccia o no, le italiane in europa andrebbero sostenute a prescindere dai colori, ma è risaputo che nello stivale sia quasi una questione di vita o di morte. Ma tornando al ben più divertente manto erboso, dispiace moltissimo che il risultato sia così largamente a sfavore per la squadra del biscione. Seconda finale raggiunta in 3 stagioni per l’Inter con Inzaghi alla guida, che alla fine porta la squadra a due cinici secondi posti. E ora, con la sua partenza in Arabia chiude difatti un ciclo per aprirne uno nuovo.

Un gruppo che è sembrato affamato per tutta la stagione in Europa, che poi si è spenta nel momento più importante. Vistosissimo lo strapotere mentale e fisico del PSG, con Luis Henrique che questa partita l’ha preparata perfettamente, e anche per Xana con la quale stavolta ha piantato una bandiera parigina. Con il migliore in campo Doue, un calciatore dal talento immenso, il Paris Saint Germain dimostra di avere fame come i Bad Boys dei Detroit Pistons di Chuck Daly, senza però la stessa aggressività fisica. Nei 90′ la squadra parigina ha pressato come non mai, chiusure perfette, mai un pallone fuori posto e tantomeno movimenti sbagliati. Con Dembele a fare praticamente da centrometrista ufficiale del PSG al limite dell’area di rigore non appena il pallone passava dalle parti di Sommer. Il portiere dell’Inter, infatti, non è riuscito quasi mai ad andare al lancio lungo servendo bene i compagni. Vitinha e Neves nella zona mediana del campo hanno gestito e smistato come i grandi centrocampisti della scorsa generazione.

Nel calcio si cade solo per rialzarsi, e anche l’Inter ora ha bisogno di farlo

Ma ciò che più lascia amarezza è che la squadra neroazzurra, allenatore compreso, non abbia neanche lontanamente tentato di reagire o di imporsi, è questo il grosso peccato. L’impresa fatta con il Barcellona resterà per anni una delle sfide più belle della Champions League, in quella doppia sfida c’è la vera Inter, che con il PSG è stata però il fantasma di se stessa. Dalle sconfitte ne si esce solo con il lavoro, continuare a dare il massimo ogni giorno per cercare di tornare al palcoscenico più importante d’Europa, e stavolta sputare sangue e sudore per trionfare.

Questo é “Il calcio nel suo Ventre”. Un racconto di pancia, che da ascolto alle emozioni, con un pizzico di romanticismo e nostalgia. Perché non c’è nulla di piú romantico di un pallone che si insacca, accolto dal boato della curva.

Fonte foto: sito ufficiale UEFA CHAMPIONS LEAGUE e Paris Saint-Germain.

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