15 Gennaio 2018

Hamsik a tutto tondo: offerte rifiutate, amore per Napoli, voglia di tricolore

Hamsik

Lunga intervista del Capitano Marek Hamsik al Corriere dello sport. Un affresco del Capitano tra il suo amore per Napoli, il rapporto con De Laurentiis, le offerte rifiutate e la voglia di tricolore

Marek Hamsik, Capitano e certezza oramai consolidata del Napoli di Maurizio Sarri.

20 presenze in Campionato su 20 match disputati, 4 gol (2 di destro, 2 di sinistro), 1574 minuti giocati, 0 cartellini rimediati.

Icona di un calcio bello, di classe, pulito, corretto. Mai una protesta sopra le righe, mai una polemica fine a se stessa. Giocatore versatile, capace di eleganti inserimenti tra le linee, con un impeccabile senso della posizione ed un gran tiro da fuori area.

57 tiri totali, di cui 23 nello specchio della porta. Precisione, voglia di provarci sempre, pazienza.

Marek Hamsik sta vivendo a Napoli la stagione della sua consacrazione definitiva: con 117 reti segnate ha superato il record di Maradona ed è entrato a pieno titolo nella storia del club partenopeo.

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Ma nel cuore dei tifosi c’era entrato fin da subito.

Contestato all’inizio (ma lui dice di non averci nemmeno fatto caso!), ha trovato la chiave giusta per conquistare l’anima della tifoseria azzurra a suon di gol e giocate di gran classe.

Un centrocampista con la predisposizione al gol, capace di attaccare l’area e di rendersi estremamente pericoloso anche dalla distanza.

Ma Marek Hamsik è molto di più: è uomo per bene. Uomo capace ancora di prendere decisioni con il cuore.

Approdato a Napoli il 28 giugno del 2007, non ha più abbandonato il Vesuvio.

Offerte ne ha avute, alcune davvero irrinunciabili, da parte di club ben più prestigiosi e blasonati di quello azzurro. Eppure – lo ha dichiarato tante volte, e ribadito proprio oggi in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport – non ha mai vacillato.

Quando sono stato tentato da Juventus e Milan, non ho mi vacillato. Un po’ non mi sentivo pronto, un po’ non volevo andare via. Professionalmente e umanamente mi sento realizzato e credo – anche se il calcio non spinge a previsioni – che la mia carriera finirà qui“.

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Queste le parole ai microfoni del CdS del Capitano azzurro, che dichiara nuovamente il suo amore e la sua riconoscenza nei confronti di club e città.

Sono rimasto a Napoli perché il club mi volle quando ero ancora un ragazzino, avevo vent’anni. E non mi sono mai pentito, neanche all’arrivo quando un gruppo di tifosi contestava la società per il mercato. A Napoli sono felice, lo sono anche i miei familiari. Qui mi hanno fatto sentire a casa. La città è bella e la gente calorosa“. 

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Capitano e uomo vero dentro e fuori il rettangolo di gioco, Hamsik ha dichiarato di sentirsi un privilegiato, per il rapporto schietto e sincero che intrattiene con il patron partenopeo Aurelio De Laurentiis.

Con lui ho un rapporto personale che posso definire speciale. Non so quanti calciatori possono godere del privilegio di cui godo io. Confrontarsi direttamente, senza filtri e condizionamenti, con il proprio presidente. Le discussioni non sono mancate, ma sempre nel rispetto reciproco e il mio percorso a Napoli è la conferma di una stima che si è radicata“.

Interrogato sulle possibilità di portare a casa il tricolore (che vorrebbe tatuarsi – ha lasciato uno spazio sulla schiena appositamente per questo), dichiara apertamente di sperarlo con tutto se stesso.

Spero di vincerlo. E’ anche la speranza dei tifosi, di De Laurentiis, dei compagni di squadra. E credo sia anche l’augurio di chi ama il calcio, perché giochiamo in maniera meravigliosamente bella e penso che meriteremmo di vincerlo“.

Marek Hamsik non dimentica mai di omaggiare con frasi affettuose e di estrema riconoscenza il suo allenatore, Maurizio Sarri. Con lui ed anche grazie a lui, le stagioni della sua maturazione definitiva e della sua consacrazione a Re di Napoli.

 

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