Guerra Ucraina Draghi: annunciato l’arrivo di oltre 23 mila profughi
Guerra Ucraina Draghi – Il presidente del Consiglio è intervenuto alla Camera, rispondendo al question time di Montecitorio
Sulla Guerra Ucraina, Draghi ha espresso il suo sentito ringraziamento verso tutti coloro i quali, con grande generosità e umanità, si sono mobilitati spontaneamente per sostenere la popolazione colpita (“associazioni di volontariato, terzo settore, amministratori locali imprese, singoli cittadini e famiglie”).
Il premier ha sottolineato come l’Europa stia agendo all’unisono, facendo fronte compatto contro quella che è: «una crisi umanitaria senza precedenti in Europa dal secondo dopo guerra».
L’Italia è in prima linea anche nell’accoglienza dei profughi ucraini. Alle domande parlamentari al riguardo, il premier ha risposto sostenendo che se: «All’8 marzo sono arrivati 21095 cittadini ucraini, oggi sono 23872 principalmente dalla frontiera italo-slovena, oltre il 90 per cento sono donne e bambini […]. Il flusso è certamente destinato ad aumentare».
Per contenere l’ondata pandemica, in vista dei nuovi arrivi, la Protezione civile ha già disposto i primi strumenti di assistenza sanitaria, che verranno via via implementati.
In particolare: «tutti i rifugiati che arrivano o accettano di fare un tampone ogni 48 ore o accettano di vaccinarsi. I cittadini ucraini ospitati nei centri di prima accoglienza hanno servizi di assistenza sanitaria, legale e psicologica, oltre ai corsi di lingua italiana».
Nel piano di assistenza per i profughi ucraini, sono previsti anche: «servizi destinati alla formazione, come l’accompagnamento all’inserimento lavorativo, abitativo e sociale».
Draghi ha aggiunto che si presterà, inoltre, particolare attenzione all’inserimento dei minori ucraini nelle scuole. Questione che necessita chiaramente di maggior tempo e di un piano d’azione più articolato.
Il presidente ha rassicurato che il Governo non dimentica le conseguenze economiche e finanziarie che la guerra sta avendo anche sui cittadini italiani a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Questi eventi non si possono fermare, ma: «possiamo muoverci con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese».
Nel corso del question time sono stati affrontati anche altri temi, tra cui il Pnrr, il problema nucleare e la dipendenza europea dal gas russo. A proposito di quest’ultimo punto, Draghi ha affermato: «siamo al lavoro per ridurre la dipendenza dal gas russo in tempi rapidi, che non è ovvio come compito, ma è necessario farlo».
Fonti: Ansa.it e Fanpage.it
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