Giugliano: coniugi assassinati, è caccia al killer
Giugliano, coniugi assassinati: è caccia al killer che ha ucciso Luigi Simeone e la moglie Immacolata Assisi
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Era una domenica del 19 aprile quando, in una scarpata nella periferia del paese, furono trovati i corpi senza vita di Luigi Simeone e della moglie Immacolata Assisi. Sono passati i giorni, ma il caso è ancora avvolto nel mistero.
Il presunto assassino della coppia cinquantenne (deceduti per alcuni colpi inferti alla testa) sarebbe un certo Antonio Riano, di appena 27 anni. Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord, nel corso dell’udienza di convalida, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Riano. Sulla base degli elementi raccolti dagli inquirenti della Procura della Repubblica di Napoli Nord e degli investigatori del commissariato di Polizia di Giugliano in Campania, il movente che avrebbe spinto il Riano al duplice omicidio potrebbe essere di natura finanziaria, legato alla compravendita di un appartamento.
Sempre secondo i suddetti inquirenti, Riano non avrebbe agito da solo e sarebbe riconducibile a lui la macchia di sangue con un’impronta digitale rilevata dalla Polizia di Stato sul taxi di Simeone. Così si andrebbe a escludere un omicidio di stampo camorristico. Il gip, intanto, non ha convalidato il provvedimento di fermo perché ha ritenuto non sussistente il pericolo di fuga. Sconvolto l’intero ambiente in cui vivano i coniugi Simeone, poiché i vari conoscenti li hanno sempre descritti come una coppia dall’apparenza tranquilla e pacata.
Il ventisettenne, ora, dovrà dimostrare ai magistrati di aver versato effettivamente 100mila euro per l’acquisto dell’appartamento e dare spiegazioni circa una serie di coincidenze in un interrogatorio che verrà svolto nei prossimi giorni.
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