Giugliano – arresti al Comune: domiciliari al consigliere
Giugliano - arresti al Comune: domiciliari al consigliere e al dirigente. L'accusa? Reiterato tentativo di concussione ad un imprenditore.
GIUGLIANO – ARRESTI AL COMUNE: DOMICILIARI AL CONSIGLIERE
Consiglio Comunale di Giugliano in Campania nel mirino della Guardia di Finanza. Un consigliere comunale e un dirigente del settore Politiche Sociali del popoloso comprensorio comunale dell’hinterland partenopeo sono finiti agli arresti domiciliari.
L’accusa ad entrambi è per concussione. I due sono indagati nell’ambito di indagine avviate di concerto dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Napoli Nord. Il procuratore capo Antonietta Troncone ha ricostruito la dinamica dei fatti. Sono emersi, dunque, elementi e prove di colpevolezza ai danni del consigliere e del dirigente, tramutate in una misura cautelare per conto del Giudice per le indagini preliminari.
Giugliano – arresti al Comune: ecco cosa è accaduto
Ci sarebbe una clamorosa richiesta impropria ad un imprenditore locale che gestisce un centro sportivo in periferia, con diversi campi da calcio, tennis, padel e anche ristorazione. Le irregolarità riscontrate per alcune concessioni avrebbero spinto il consigliere comunale e il dirigente a chiedere 30mila euro.
La minaccia di revoca completa delle concessioni non avrebbe intimorito l’imprenditore, che non si è scomposto e ha denunciato la vicenda. Da una prima ricostruzione delle Fiamme Gialle, sarebbe emerso la richiesta anche al 50% da parte dei due indagati: il consigliere e il dirigente si sarebbero ‘accontentati’ anche di 15mila euro.
Presente nella dinamica anche un avvocato, che fungeva da intermediario della concussione. La scoperta della vicenda ha mandato ai domiciliari i due interessati.
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