6 Settembre 2024

Giovane macchinista navale “sedato e legato”: giudice proroga le indagini

Il giovane si trovava legato aletto con cavi di un'automobile nella cabina di isolamento della nave

giovane macchinista navale piloti

Giovane macchinista navale legato e sedato nella cabina di isolamento della nave: i fatti risalgono a marzo scorso.

Il gip ha infatti disposto ora una proroga delle indagini per far luce su ciò che è accaduto al macchinista, ventenne di Mondragone.

Giovane macchinista sedato e legato: i fatti

Lo scorso marzo, mentre era a bordo di una nave mercantile, il giovane macchinista è stato prelevato in stato confusionale e con un trauma da schiacciamento alla gambe da un’eliambulanza.

Il ventenne è giunto quindi in Italia per essere sottoposto alle cure urgenti. Ricoverato al Cardarelli, nel reparto di chirurgia vascolare, il macchinista è stato poi dimesso con la diagnosi di “sindrome compartimentale ad entrambi gli arti inferiori con severa compromissione vascolo-nervosa e lesioni da contenimento”.

Ora però resta da far luce su cosa abbia ridotto il ventenne in tale stato. Secondo la denuncia della famiglia, il giovane, originario di Mondragone, avrebbe infatti subito violenze mentre era in servizio sulla nave. Più in particolare, i gravi traumi fisici sarebbero dovuti al trattamento subito nella cabina di isolamento della nave. Lì il giovane si trovava legato a letto con dei cavi di un’automobile: questo avrebbe rischiato di fargli perdere gli arti.

La procura aveva chiesto l’archiviazione del procedimento. La famiglia, però, si è opposta presentando un’opposizione al giudice, che l’ha accolta e prorogato le indagini per altri sei mesi. Si attendono quindi aggiornamento con l’avanzamento dell’indagine.

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