28 Gennaio 2017

Gioco d’Azzardo: convegno a Palazzo San Giacomo

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Gioco d’ Azzardo: si terrà il 30 gennaio un convegno a Palazzo San Giacomo a Napoli. Questa dipendenza dilaga purtroppo irrefrenabilmente tra i giovani…

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Il 30 gennaio alle ore 9.00 a Palazzo San Giacomo a Napoli si terrà il convegno nazionale intitolato “Le strategie italiane dei servizi per il Gioco d’ Azzardo Patologico: orientamenti e prospettive”. Il convegno è stato organizzato dall’ assessorato al lavoro ed alle attività produttive e dall’ Unità Operativa Complessa Coordinamento Dipendenze dell’ ASL Napoli 1 Centro; è prevista la partecipazione di esperti, ricercatori ed operatori di alcune tra le più significative esperienze italiane di Servizi pubblici e di breve residenzialità gestiti dal Terzo Settore.

Di recente a Napoli sono state introdotte nuove regole sull’utilizzo delle sale da gioco e delle slot machine: è stato ridotto l’ orario di apertura di questo tipo di esercizi commerciali e sono state previste punizioni esemplari per i trasgressori di tali orari. Ma tutto  questo basterà per arginare il fenomeno della ludopatia?

In Italia vengono sperperati per il gioco d’ azzardo 95 miliardi di euro, più di quanto lo Stato italiano spenda ogni anno per l’ istruzione. La Campania è in testa alla classifica italiana del gioco d’ azzardo minorile: il 57,8% degli studenti scommettono abitualmente.

Perché? Quali sono i motivi che scatenano tale dipendenza?

Per alcuni ragazzi il gioco d’ azzardo è una fuga, spesso da situazioni familiari complesse e dolorose, da problemi scolastici e relazionali; per altri è un modo per finanziare eventuali attività illecite. A volte, per alcuni, parte come un passatempo, spesso iniziato on line, che diventa poi un’ ossessione, senza che il giovane giocatore se ne renda neanche conto.

Per contrastare il fenomeno è importante, quindi, anche la mobilitazione di scuola e famiglia: promuovere una corretta informazione del caso, creare gruppi terapeutici per giocatori d’ azzardo compulsivi , incentivare il dialogo tra adolescenti e famiglie sono i punti da cui non può prescindere la cura del disturbo.

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