Giffoni Film Festival 50° edizione: il tema sarà la Terra
Annunciato il tema di quest’anno per la 50° edizione del Giffoni Film Festival: dopo Acqua e Aria, arriva la Terra
Al momento non sembrano esserci rinvii o annullamenti per la cinquantesima edizione del Giffoni Film Festival di Salerno. L’evento dunque rimane in programma dal 16 al 25 luglio – molto probabilmente sarà trasmesso via canali social – salvo complicazioni e proroghe del decreto sul Coronavirus.
Questa mattina sul sito ufficiale del Festival, Giffoni presenta l’immagine che caratterizzerà la cinquantesima edizione dell’evento. In un comunicato ufficiale leggiamo « Ancora una volta e anche in questa occasione Giffoni vuole essere vicino alla sua community » – scrivono – « La presentazione dell’immagine del 50ennale utilizza, perciò, tutti i canali attivi e tutte le piattaforme con cui Giffoni interagisce con la sua comunità diffusa in tutto il mondo. »
Il tema della Terra
Un cambiamento al quale Giffoni già era preparato. L’immagine, che è un disegno del Pianeta Terra, vuole aprirsi al racconto di un nuovo capitolo della storia dell’umanità. “Terra”, infatti, chiude la trilogia degli elementi, avviata due anni fa con Acqua e l’anno scorso con Aria.
L’immagine scelta per “Giffoni 50″ è stata realizzata da Federica D’Ambrosio, un’artista salernitana. Si tratta di una rivisitazione della Scuola di Atene di Raffaello Sanzio, con l’aggiunta della presenza di Beatrice di Dante. Una scelta che non è casuale e che cade a cinquecento anni esatti dalla scomparsa del grande artista rinascimentale.
« È la nuova, ambiziosissima sfida di Giffoni » – dichiara il fondatore e direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi – « Verde è un colore che da sempre è simbolo di speranza. Bisogna avvertire con forza ed ostinazione il dovere di dare speranza ai giovani, speranza in un mondo migliore, un mondo che possa accoglierli e dove possano svolgere con libertà la propria esperienza di vita. »
«La Natura rivendica la sua supremazia – dice l’artista Federica D’Ambrosio – mandandoci chiari segnali, ma noi non riusciamo ad ascoltarla perché siamo uomini che hanno perso l’umanità. Ritornando al passato, senza che ciò sia regressione, potremmo proiettarci nell’unico futuro possibile ».
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