18 Maggio 2021

Gianluca Coppola, vittima di un agguato, si spegne a 27 anni

Gianluca Coppola, vittima di un agguato, si spegne a 27 anni: era stato ferito lo scorso 8 aprile per motivi di gelosia. Il dramma di Casoria

È morto Gianluca Coppola, la vittima dell’ agguato dello scorso 8 aprile in viale Europa a Casoria. Il ragazzo si è spento all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era stato ricoverato da allora. Cinque colpi di pistola che per il giovane 27enne si sono rivelati fatali. Per quell’agguato è stato fermato a fine aprile l’ex compagno della fidanzata, il 31enne Antonio Felli.

I fatti

I militari avevano individuato già da tempo il responsabile dell’agguato ai danni di Coppola: il 31enne Antonio Felli. Il movente, difatti, è accusato del tentato omicidio aggravo dall’art. 7 e – stando a quanto riportato da Fanpageun pentito del clan Moccia avrebbe parlato in merito. Accompagnato dal legale Dario Carmine Procentese, Felli si è recato presso la Compagnia di Casoria. Dopo essere stato ascoltato, i militari lo hanno portato subito in carcere.

Secondo la ricostruzione iniziale il ragazzo, colpito da una pistola, era stato trovato agonizzante da alcuni passanti. Successivamente è emerso che – al momento della sparatoria – il giovane era in compagnia del padre. Dalle testimonianze raccolte, un ragazzo sarebbe sceso da uno scooter e avrebbe sparato alle spalle di Gianluca. Sul posto le forze dell’ordine avevano trovato cinque proiettili. Un altro particolare, però, fa luce sulle indagini, in quanto sembrerebbe che il 27enne non risulta in alcun modo legato alla criminalità. A essere legato ad ambienti di camorra, invece, sarebbe Antonio Felli.

Ad Antonio Felli è stata contestata anche l’aggravante mafiosa perché ha agito con modalità violente. Dalle indagini è venuto fuori che Gianluca, in più occasioni, aveva discusso anche animatamente con l’ex fidanzato della sua ragazza e ci avrebbe litigato poco prima di essere ferito. Al momento sembrerebbe che i due avrebbero fatto a botte e l’altro si sarebbe procurato una pistola per vendicarsi. Dopo il fatto, il giovane identificato risultava irreperibile.

Molteplici gli appelli del papà di Gianluca Coppola dopo l’agguato: «Se qualcuno sa, se qualcuno ha visto…parli», «Anche se ha paura, anche se non si ha il coraggio, non girate lo sguardo dall’altra parte, denunciate, anche in forma anonima, ma raccontate quello che sapete». 

Anche gli amici del giovane appoggiano le parole di Roberto Coppola – papà di Gianluca – e denunciano l’omertà: «Gianluca merita giustizia. Merita la verità. Perché Gianluca siamo anche noi, persone perbene che si guadagnano da vivere onestamente, persone che non vivono di violenza, persone pronte ad aiutare il prossimo. Chi sa parli».

Gianluca lavorava con il padre presso la grande distribuzione da quando di anni ne aveva solo 19. Dalla descrizione degli amici, Gianluca era un ragazzo allegro e sempre presente:

«Tre sono i colpi con i quali Gianluca sta ancora lottando per restare in vita. Gianluca che è semplicemente e meravigliosamente un ragazzo solare, educato, gentile. Gianluca è il figlio, l’amico, il fratello il cugino, il fidanzato, il conoscente di tutti noi. Per questo se qualcuno ha visto, parli».

La vicenda drammatica dell’8 aprile, in Viale Europa, intorno alle 17.00 circa, ha segnato per sempre il destino del giovane Gianluca Coppola. Adesso, l’artefice della vicenda – Antonio Felli – che ha portato via la vita del giovane di 27 anni è in carcere a Poggioreale.

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