GAZZETTA AWARDS, NAPOLI SQUADRA DELL’ANNO
Il 2025 è stato l’anno del Napoli. La società di Aurelio De Laurentiis ha vinto nel mese di maggio il quarto Scudetto della propria storia, con Antonio Conte alla guida tecnica. Napoli nuovamente premiata, al termine di un’annata storica, che potrebbe essere nuovamente rimpolpata con l’eventuale successo in Supercoppa Italiana.
All’Auditorium Fiera Milano, in occasione dell’undicesima edizione della “Notte dei campioni – Gazzetta Sports Awards”, è stato consegnato al Presidente Aurelio De Laurentiis il premio di squadra dell’anno, risultato di una stagione esaltante coronata con la conquista del quarto scudetto il 23 maggio 2025.
Gazzetta Awards, le parole di De Laurentiis
Il patron della società partenopea Aurelio De Laurentiis notevolmente emozionato alla consegna del premio “Il primo Scudetto è stato sofferto e scontato, mentre il secondo è stato quello vero fino alla fine, penso che abbiano goduto tutti di più. C’era un po’ di tensione per Napoli-Cagliari. Ieri abbiamo sofferto, anche se non si può pensare di vincere tutte le partite… Anche perché Mourinho la sa lunga“.
Ha mai pensato a Mourinho per la panchina?
“Mourinho in tanti dicono sia bollito. Ma come si fa a dire bollito uno che ha vinto così tanto e che ha tanta esperienza?! In USA i vincenti li portano così su un palmo di mano, in Europa li sotterrano“.
Il suo rapporto con Antonio Conte?
“Ci sentiamo sempre, siamo due amici. L’ho sempre detto: Antonio l’ho conosciuto alle Maldive e parlavamo. Erano tanti anni fa. Masticavo il calcio non in modo perfetto, ma lo ascoltavo con grande passione e interesse. Pensavo che fosse un uomo con la voglia assoluta di vincere. E faceva piacere. Vedo persone che sono demotivate dal successo. Ma lui no. La fame dobbiamo avercela tutti“.
Il progetto Napoli?
“Speriamo che io riesca a fare lo stadio mio. Ora inizio a fare il centro sportivo nuovo. Nel giro di quattro anni speriamo di poter dare una implementazione importante. A San Siro si incassano 14 milioni con la semifinale di Champions, mentre io nell’ultima partita ho fatto 1 milione. Quando dico che lo stadio del Napoli è un cesso dico una cosa normale. Io ci metto i soldi e abbiamo lo stadio 18 giorni all’anno. Ci sono molte problematiche. I sindaci sono uomini politici che vogliono spiccare il volo sempre in politica. Per fare i sindaci, bisogna avere otto palle. Ci vorrebbero dei manager che prendano 1 milione di euro all’anno e se rubano vanno in galera”.
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