Gabbiadini: morto un “Pipa” se ne fa un altro
Non è morto nessuno, ci mancherebbe. Ma il “Pipa”, come chiamavano suo padre, ha già un sostituto, e forse, Gabbiadini
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Non è morto nessuno, ci mancherebbe. Ma il “Pipa”, come chiamavano suo padre, ha già un sostituto, e forse, Gabbiadini, non sarà affascinante come un Bomber straniero, non sarà Social come Bobo Vieri, ma segna tanti goal, ne ha sempre segnati tanti, e allora perché non puntare su di lui?
Se si chiamasse Manolao, Gabbiagoal, o Gabbiadinovic, che valore avrebbe sul mercato?
Con i numeri che ha, forse, guadagnerebbe il doppio, sarebbe accolto come un eroe ad ogni cambio di maglia, e sarebbe il fiore all’occhiello di ogni campagna acquisti.
Invece questo ragazzo molto educato, taciturno e forse troppo timido, segna a raffica ed è sempre in discussione.
E certo Calcinate non è Copacabana, vuoi mettere…, ma questo ragazzo merita, senza dubbio, maggiore considerazione, e una chance seria da titolare.
Si parla molto di un ritorno di Cavani, Diego Costa, Icardi, ma siamo sicuri che questi attaccanti blasonati, avrebbero la stessa incidenza di questo ragazzo? Che sarebbero in grado di segnare di più?
Intanto Sarri sembra avergli cucito addosso un nuovo Napoli, con un gioco ancor più verticale, che passa nel mezzo più che dalle fasce, per esaltarne le qualità d’inserimento, il fiuto innato del goal.
Ci sono vole in cui un campione esplode, magicamente, dopo il boato di una cessione roboante.
E non è solo per i quattro goal rifilati al Monaco, non certo il Bustocco, ma per la media che Manolo Gabbiadini ha saputo mantenere negli anni, che fa di lui uno degli attaccanti più prolifici di tutta la serie A, che questo giocatore meriterebbe maggiore attenzione.
Alla luce dei fatti, è davvero necessario cederlo? Regalarlo all’Inter? Spendere 70 milioni per sostituirlo con Icardi? Il mercato sta per chiudersi e forse è il caso di lasciare tutto come sta, puntare su di lui e lasciare che il ragazzo si senta apprezzato e si scrolli quell’aura triste che lo accompagna tutte le volte che la butta dentro.
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