Furti nelle chiese, 27 indagati: la banda agiva anche a Napoli
Furti nelle chiese: 27 persone sono indagate per furto e ricettazione di opere d’arte da chiese e palazzi storici in varie città d’Italia
Furti nelle chiese– Hanno rubato quadri, candelabri, oggetti preziosi e perfino ossa e reliquie di Sant’Erasmo nell’omonima chiesa di Gaeta.
L’associazione a delinquere era attiva da febbraio 2017, tre erano le menti, mentre gli altri eseguivano fisicamente i furti. Tra i ladri anche ultrasettantenni e una novantenne.
Furti nelle chiese: svelate le identità della banda
La notizia è stata riportata da CasertaNews.it, che ha reso noti anche i nomi di tutti e 27 gli indagati.
Tra gli indagati figurano molti cittadini della provincia di Napoli.
Ecco i nomi dei 27 responsabili dei furti nelle chiese:
Ernesto De Mitri, 33enne di Aversa; Luciano Rampone, 41enne di Santa Maria Capua Vetere; Giuseppe Carrano, 56enne di Vico Equense; Ugo Di Napoli, 49enne di Arzano; Alessandro D’Angelo, di Arzano; Raffaella Galoppo, 90 anni di Arzano; Maria Luisa Russo, 47enne di Arzano; Giuseppe Di Lorenzo, 58enne di Santa Maria la Carità.
E ancora: Michele Guastaferro, 50enne di Sant’Agnello; Ettore Giovine, 77enne di Napoli; Vincenzo Izzo, 43enne di Castellammare di Stabia; Giosuè Scarpati, 56enne di Piano di Sorrento; Giuseppe Vollaro, 51enne di Casoria; Salvatore Scognamiglio, 44enne di Ercolano; Giuseppe Sannino, 46enne di Ercolano; Massimo Esposito, 71enne di Sorrento.
Continuando:
Giovanni Claudio Giuliano Formisano, 79enne di Portici; Diego Apuzzo, 51enne di Afragola; Michele Capasso, 53enne di Crispano; Stefano Maisto, 27enne di Arzano; Fioravanti Massaro, 43enne di Afragola; Raffaele Silvestri, 58enne di Casoria; Angelo Tarallo, 57enne di Gaeta; Giorgio Tarallo, 60enne di Fondi; Emanuele Tornincasa, 28enne di Gaeta; Mariano Tuppo, 39enne di Afragola; Gianni Saviano, 76enne di Frattamaggiore.
La ricostruzione degli inquirenti: i colpi messi a segno in molte province italiane
Furti nelle chiese – Dalle indagini è emerso che la banda era attiva da circa 7 anni ed era specializzata nel trafugamento e nella ricettazione di opere d’arte da chiese e palazzi storici.
A capo ci sarebbero state tre persone – Ugo Di Napoli, Giuseppe Carrano e Alessandro D’Angelo – responsabili della pianificazione dei colpi e della gestione della successiva attività illecita. Gli altri avrebbero partecipato per mettere concretamente a segno i furti o ricettare le opere.
L’associazione a delinquere si muoveva in tutta Italia, in particolare nelle province di Napoli, Latina, Frosinone, Firenze, Bolzano, Roma, Potenza, Avellino, Salerno, Catania e Potenza.
Sono almeno 61 le persone offese che hanno denunciato i raid subiti.
Nella serata di ieri, martedì 13 febbraio 2024, i carabinieri hanno notificato il provvedimento di chiusura delle indagini preliminari, emesso dal pm Daniela Pannone della Procura di Santa Maria Capua Vetere.
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