19 Luglio 2020

Fuochi d’artificio fuori l’Ospedale, l’area verde prende fuoco: la denuncia di Borrelli

vigili del fuoco

aereo precipitato

Fuochi d’artificio in un parcheggio di un ospedale per festeggiare la nascita di un bambino, Borrelli denuncia le fiamme nell’area verde

Fuochi d’artificio nel parcheggio dell’Ospedale: l’area verde circostante va a fuoco.

L’episodio si è verificato lo scorso venerdì all’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e a denunciare quest’oggi il gesto è stato il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.

Sembra, infatti, che per festeggiare la nascita di un bambino siano stati sparati dei fuochi d’artificio all’interno del parcheggio del suddetto Ospedale.

L’area verde circostante, però, ha preso fuoco creando non solo panico ma mettendo in pericolo l’incolumità del personale sanitario e dei pazienti ricoverati.

Immediato è stato l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno scongiurato il pericolo.

Ben quattro sono state le autobotti utilizzate dal corpo civile per placare e sconfiggere le fiamme.

Sulla sua pagina Facebook, nella quale il Consigliere Regionale è solito denunciare diverse situazioni che si verificano sul territorio campano, si è espresso in merito alla vicenda.

Queste le sue parole:

“Spero proprio che la Polizia Municipale riesca a risalire nel più breve tempo possibile agli autori dell’insano gesto che, lo scorso venerdì, ha messo a repentaglio l’incolumità di pazienti, medici, infermieri e lavoratori dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli. Per festeggiare una nascita questi cialtroni, hanno deciso di sparare all’interno del parcheggio del nosocomio alcuni fuochi pirotecnici. Complice il vento, l’area verde circostante ha immediatamente preso fuoco. Ci sono volute ben quattro autobotti dei Vigili del Fuoco per avere ragione dell’incendio. Un episodio assurdo per il quale chiedo che siano immediatamente identificati, denunciati e costretti a pagare i costi dell’intervento dei Vigili del Fuoco. Non vorrei che al danno si aggiungesse la beffa che dobbiamo pagare noi”.

 

 

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