9 Luglio 2024

Funerali Pino D’Angiò: il discorso emozionante del figlio

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Funerali Pino D'Angiò

Funerali Pino D’Angiò: Sono state celebrate questa mattina, martedì 9 luglio 2024, le esequie dell’artista campano. La cerimonia si è svolta nella città che 71 anni fa gli diede i natali, Pompei, nella Parrocchia Santissimo Salvatore.

Alle celebrazioni erano presenti i familiari, gli amici anche i Bnkr44, la band che lo ha riportato alla ribalta con la partecipazione nella serata delle cover al Festival di Sanremo 2024. In quella occasione, D’Angiò intonò ancora una volta, in una rivisitazione contemporanea, il suo più grande successo, “Ma quale idea“, da molti considerato il primo brano rap della musica italiana.

Funerali Pino D’Angiò: il commovente ricordo del figlio

Stanno facendo il giro del web le parole, riportate dal Corriere, che Francesco ha rivolto al padre defunto. Francesco è l’unico figlio di Pino, avuto con la compagna di sempre Maria Teresa Rainis.

L’ultimo saluto di Francesco all’amato padre recita così:

Ho immaginato così tante volte questo momento, cosa sarebbe accaduto, i volti e le sensazioni. Poi è arrivato, tutto insieme. In te ho visto la curiosità, la bellezza, il dolore immenso, la vita straripante, la forza di cento uomini, la risata e le lacrime salate come il mare. Quel mare che ci piaceva tanto, specialmente quando era agitato. E dove nelle notti d’estate, respirando lo iodio, parlavamo di noi, di cosa ci tocca dentro, di quale musica ci fa stringere lo stomaco. I grandi uomini sono forti ma anche molto stanchi. Forza e stanchezza sono uniti da un sorriso che per me, che per noi, è sempre stato il tuo“.

L’aneddoto, Pino e Sant’Agostino

Funerali Pino D’Angiò – Dopodiché Francesco D’Angiò ha raccontato un aneddoto sul papà: “Avevo 9 o 10 anni, mi facesti leggere uno scritto di Sant’Agostino. All’inizio non capii, oggi invece è tutto più chiaro”.

Il testo in questione è il seguente:

La morte non è niente, sono solo passato dall’altra parte. È come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro, lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare, parlami con lo stesso modo affettuoso che hai sempre usato, non cambiare tono di voce. Non assumere un’aria solenne o triste, continua a ridere di ciò che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme, il mio nome sia sempre la parola familiare di prima, pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza, la nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto. È la stessa di prima c’è una continuità che non si spezza. Non sono lontano, sono dalla tua parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Asciuga le tue lacrime e non piangere. Se mi ami, il tuo sorriso è la mia pace“.

Infine, la chiosa del figlio: “Faremo in modo che sia così. Ciao papà”.

Il cantautore, icona musicale della musica italiana anni ’80, da tempo gravato da numerosi problemi di salute, si è spento domenica 7 luglio.

Per saperne di più leggi qui: E’ Morto Pino D’Angiò, icona degli anni 80: aveva 71 anni