Fumarole alla discarica di Pianura: ancora rifiuti tossici?

Paura per i residenti di Pianura: ritornano le fumarole e l’aria è irrespirabile. Probabile presenza di rifiuti tossici?

[ads1]

Chiusa dal 1996 a causa delle proteste dei cittadini, da dieci anni si attende una bonifica e, in questi giorni, ricompaiono le fumarole. Stiamo parlando della discarica di Pianura.

La zona è anche denominata “Zampaglione”, dal nome della famiglia proprietaria. Questa vasta area di terreni  sono stati occupati dal comune, con una serie di decreti tra il 1968 e 1983, per ampliare la stazione di sversamento dei rifiuti di Pianura.

Ma, precisamente, cosa sono le fumarole?

Si tratta di esalazioni provenienti dal terreno, proprio come accade alla Solfatara. La differenza con quest’ultima è, tuttavia, un fumo grigiastro che sembra derivare da rifiuti tossici depositati e sotterrati da anni. Fumi che, per via dell’autocombustione, vengono a galla rendendo l’aria irrespirabile.

Le paure dei cittadini riguardano proprio i gas nocivi – oltre che puzzolenti e irrespirabili – derivati dalle fumarole, dannosi per chiunque li respiri. Gli abitanti di Napoli Ovest, inoltre, aspettano ancora di conoscere i risultati di indagini compiute nel 2016 ed essere informati sulla presenza di rifiuti tossici, quali bidoni interrati.

Bisogna, tuttavia, tener presente che in queste zone erano già stati segnalati elementi di criticità con presenza di metalli pesanti e di liquidi. Quindi, l’ipotesi dei rifiuti risulta molto probabile.

Le richieste dei cittadini

Secondo Il Mattino, di promesse ce ne sono state: bonifiche del suolo e messe in sicurezza. Tutto questo non è mai avvenuto e sono 10 anni che i residenti aspettano di poter vivere in un’aria il più possibile pulita.

Dopo le proteste, sono attese pale meccaniche e automezzi in grado di chiudere le crepe e fermale le fumarole di questi giorni. Una soluzione non definitiva e che, probabilmente, terrà a bada per poco i cittadini di Pianura.

[ads2]