Frode milionaria all’INPS: sottratti quasi due milioni con false pensioni di inabilità

La Guardia di Finanza di Napoli ha inferto un duro colpo agli interessi economici del clan Mallardo, portando alla luce un sofisticato sistema di frode ai danni delle casse dello Stato, in particolare dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). L’indagine, coordinata dal Pubblico Ministero Ida Frongillo e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria guidato dal colonnello Paolo Consiglio, ha permesso di ricostruire una truffa per un valore complessivo di oltre 1,7 milioni di euro.

Il meccanismo fraudolento era finalizzato all’indebita percezione di pensioni di inabilità e indennità di accompagnamento da parte di soggetti che non erano in possesso di requisiti sanitari previsti dalla normativa.

Frode milionaria all’INPS: otto indagati

L’inchiesta si è concentrata su otto persone. Le Forze dell’Ordine hanno scoperto che le prestazioni assistenziali erano state concesse senza che le persone fossero sottoposte alle necessarie visite mediche.

Le persone coinvolte, di età avanzata, sono G. B., 77 anni, R. G., 59 anni, A. L., 83 anni, G. P.,76 anni, E. P., 81 anni, G. P., 64 anni, G. R., 87 anni e C. S., 68 anni.

Gli indagati, apparentemente insospettabili, risultati legati da vincoli di parentela o amicizia a esponenti del clan Mallardo, attivo nell’area giuglianese. Stando a quanto emerso dalle indagini, la truffa sarebbe stata avviata tra il 2003 e il 2004, e i quasi 2 milioni di euro frodati non erano destinati solo ai singoli beneficiari, ma confluivano nelle casse del gruppo criminale.

Le attività investigative sono partite dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuliano Pirozzi e, a seguito di quanto accertato, la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro di beni mobili e immobili fino alla concorrenza delle somme percepite indebitamente.

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