Flavio Briatore critica la pizza di Napoli: scoppia la polemica
L'imprenditore fa ancora parlare di sé dopo le numerose critiche ricevute per l'apertura della sua pizzeria nel capoluogo napoletano
BRIATORE PIZZA NAPOLI – Oggi, martedì 17 settembre, è il giorno dell’inaugurazione di Crazy Pizza a Napoli, la pizzeria di Flavio Briatore che ha suscitato non poche critiche nei mesi precedenti alla data di apertura.
L’imprenditore ha fatto parlare molto di sé circa la sua visione del piatto tipico conosciuto in tutto il mondo, e continua a farlo dopo aver esplicato il suo parere circa la pizza napoletana. Lo fa tramite Giuseppe Cruciani, conduttore del programma radiofonico La Zanzara. Egli fa ascoltare le parole dell’imprenditore nel corso della puntata del 12 settembre.
Briatore e la pizza a Napoli: “sembra di avere un chewing gum”
Nella puntata del programma radiofonico del 12 settembre, Cruciani fa ascoltare un audio inviato da Briatore. Queste le parole dell’imprenditore:
La pizza non è solo per i napoletani, non l’hanno inventata i napoletani e non è solo per loro. La pizza è un patrimonio Unesco per tutti. Non è che se non è napoletana non è pizza. In Italia non abbiamo neanche valorizzato la pizza, non c’è un brand al di fuori di Crazy Pizza. È tutta gente che ha una pizzeria, due, tre pizzerie. Noi le nostre le stiamo esportando fuori dall’Italia
Poi passa in rassegna le diverse tipologie di pizza, tra cui quella napoletana, che la critica aspramente: “C’è quella alta 2 centimetri come la napoletana, con quel cordone attorno, e quella sottile come le nostre. Quella alta non mi piace, sembra di avere un chewing gum“.
La risposta dello chef Guido Mori
Queste parole non sono piaciute agli spettatori napoletani i quali, una volta andata in onda la puntata, hanno criticato ancora di più Briatore. Non sono piaciute neanche allo chef Guido Mori, ospite in studio che ha sentito le parole dell’imprenditore. Queste le parole dello chef:
Non si chiama cordone, ma cornicione, Briatore non sa una differenza tra una pizza e l’altra. Oltretutto è pieno di marchi di pizzerie napoletani all’estero. Perché gli ho detto di mettersela nel cu*o? Perché non è più pizza ma una presa in giro. Quella lì è una rappresentazione di qualche burino che vuole andare a mangiare in questi posti stilosi per pensare di essere ricco.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE QUESTO ARTICOLO: Disagi in Circumvesuviana: i pendolari chiedono di incontrare il prefetto
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO