14 Dicembre 2023

Indagine della Finanza sull’appalto della gestione rifiuti in tre comuni

I comuni interessati da questa indagine sono quelli di Pompei, Mugnano di Napoli e Marigliano.

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Nella mattinata di quest’oggi, la Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha eseguito simultaneamente tre ordini di esibizione nei confronti di altrettanti comuni del napoletano. Tale indagine, si apprende, si colloca nell’ambito di un procedimento penale, pendente nella fase delle indagini preliminari, in ordine al reato di turbata libertà degli incanti relativo all’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti.

Guardia di Finanza, l’indagine sull’appalto della gestione rifiuti: i Comuni coinvolti

Come si diceva, la Guardia di Finanza sta portando avanti un’indagine sull’appalto della gestione rifiuti. Come si apprende da NapoliToday, in queste ore le Fiamme Gialle starebbero eseguendo suddetto ordine di esibizione presso i comuni di Pompei, Mugnano di Napoli e Marigliano. Tale ordine ha lo scopo di acquisire la documentazione inerente agli appalti, dal valore complessivo di € 84.746.704,82, che i citati Enti Comunali hanno stipulato nel settore della gestione dei rifiuti urbani con la medesima società.

Parallelamente all’ordine di cui sopra, la GdF sta procedendo all’esecuzione di un decreto di perquisizione locale e sequestro di ulteriore documentazione presso la sede della società aggiudicataria degli appalti. Tale perquisizione, sempre come si legge, avverrà anche presso le abitazioni di colui che, allo stato, appare l’amministratore occulto, sia dei suoi figli che appaiono come soci di suddetta società.

Le indagini della Guardia di Finanza hanno fatto emergere quanto segue: la società affidataria del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani presso i Comuni di Pompei, Mugnano di Napoli e Marigliano sarebbe in realtà la prosecuzione di un’altra società. Quest’ultima destinataria di un provvedimento interdittivo emesso dalla Procura nel 2018. Anche l’attuale società, lo scorso maggio è stata destinataria di un provvedimento interdittivo antimafia emesso dall’Autorità di Governo di Padova, ove insiste la sede legale della stessa.

La continuità delle due società sta nel fatto che esse presentano gli stessi beni strumentali, la stessa forza lavoro e sono amministrate, di fatto, dallo stesso soggetto.

Fonte: NapoliToday

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