27 Gennaio 2024

Figlio di Rita De Crescenzo fermato: in 50 davanti alla caserma dei Vigili

Figlio di Rita De Crescenzo fermato: in 50 si presentano fuori la caserma dei Vigili Urbani assieme alla madre inveendo contro gli agenti.

dai social

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Figlio di Rita De Crescenzo fermato – Fermato il figlio minorenne della tiktoker Rita De Crescenzo e portato in una casa famiglia a Caserta, in 50 si presentano davanti alla caserma Polizia Municipale e postano e sponsorizzano a pagamento video in cui insultano agenti e deputato Borrelli (Avs): “Questa è la parte peggiore di Napoli, adesso chi ha sbagliato paghi senza sconti. TikTok sia sanzionato duramente”

Figlio di Rita De Crescenzo fermato, la denuncia di Borrelli:

Il figlio minorenne della tiktoker Rita De Crescenzo, noto come ‘Checco’, è stato fermato dalla Polizia Municipale, la scorsa notte, mentre guidava uno scooter sul lungomare. Il ragazzo non aveva mai conseguito la patente, pertanto è stato sanzionato dagli agenti che, dopo un controllo più approfondito, hanno verificato che sul giovane pendeva una segnalazione di rintraccio. Checco, ad aprile 2023, era fuggito da una casa famiglia di Napoli a cui era stato affidato perché non si presentava a scuola e non era ben seguito dai genitori. A causa di queste innumerevoli assenze a scuola la De Crescenzo ha perso l’affidamento del figlio, che quindi era stato affidato ad una casa famiglia. Già nel 2022 il ragazzo era fuggito dall’affidamento, nell’aprile 2023, appunto, una nuova fuga e da allora non era mai stato rintracciato fino alla scorsa notte. Il figlio della De Crescenzo è stato quindi condotto presso gli uffici della Polizia Locale di Santa Maria del Pianto. In quel momento circa 50 persone, tra cui la tiktoker, si sono presentate all’esterno della caserma e telefoni alla mano hanno iniziato a gridare e inveire contro le forze dell’ordine e contro il deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha sempre seguito con attenzione la vicenda. Alcuni dei video che contengono questo offese o racconti falsi di quanto accaduto sono stati pubblicati su TikTok dalla De Crescenzo e dal figlio Rosario che li hanno addirittura sponsorizzati a pagamento, con l’obiettivo di far vedere queste immagini a più persone possibili.

“Questa è la parte peggiore della nostra città, spiattellata in bella mostra su tutti i social network. Video in cui la De Crescenzo grida ‘vergogna’ contro i nostri uomini e donne delle forze dell’ordine che stanno facendo solo il loro dovere o in cui racconta falsità sulla vicenda che riguarda il figlio Checco. Video in cui Rosario, altro figlio della tiktoker, minaccia di andare a riprendere il fratello ovunque lo porteranno o in cui dedica una ‘fiamma’ a me e a tutte le persone che con si stanno occupando di questo caso. Video che sono stati addirittura sponsorizzati a pagamento per diffondere bugie, falsità, offese, minacce e accuse contro le istituzioni, le forze dell’ordine e la magistratura. Magistratura che è stata anche offesa e dileggiata più volte da questi soggetti. La piattaforma TikTok ha completamente perso il senso della misura nel consentire che questi video vengano sponsorizzati, quando invece dovrebbero essere soltanto rimossi. Questa gente non ci rappresenta e non ci rappresenterà mai. Ricordiamo che la De Crescenzo si è già macchiata in passato di fatti gravissimi e di legami con un clan del Pallonetto di Santa Lucia, le fu levato un altro figlio perché utilizzato per spacciare droga e una madre che protegge un figlio fuggito da una casa famiglia e che per difenderlo, non si capisce bene da che cosa, si presenta con 50 persone all’esterno di una caserma, con l’intento di ostacolare e mettere pressione al lavoro degli agenti, è un pessimo esempio per tutta la società. Una vera e propria aggressione che le forze dell’ordine hanno dovuto subire e tenere a basa, è semplicemente assurdo lavorare in queste condizioni. Chi ha sbagliato paghi, si accertino tutte le responsabilità, perché questo ragazzo se non è stato rintracciato per quasi un anno ha avuto dei complici, che coprendolo hanno infranto la legge. Si faccia chiarezza sull’accaduto e si proceda senza sconti per nessuno”. Questo il commento di Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.

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