Feltri:”Riaprire perchè al nord non si suona il mandolino, si vuole lavorare”
Feltri dice la sua riguardo la riapertura delle attività nelle regioni del Nord. Come al solito un attacco esplicito e non poco razzista a Napoli
Feltri.
Arrivati a questo punto potremmo anche terminare l’articolo, tuttavia per dovere di ‘cronaca’ riportiamo le parole che riguardano il direttore di Libero.
“Senza fretta, ma il Nord se ne andrà” apre in questo modo l’editoriale sul proprio giornale.
Poi continua, anche se non se ne sentiva il bisogno, così: “Dopo due mesi di detenzioni, cosa mai successa a memoria di vivente, mi sembra normale che i reclusi ne abbiano piene le scatole, non tanto di stare barricati tra le mura domestiche, quanto di non poter lavorare e guadagnarsi il pane che inizia a scarseggiare.
Qui al Nord in particolare la gente è impaziente, non riscuote più lo stipendio, i piccoli risparmi familiari si sono esauriti, ovvio che punti a riprendere le proprie attività, questione di sopravvivenza. Non si tratta di correre in strada a suonare il mandolino, bensì di tornare in fabbrica pur con tutte le protezioni che evitino nuovi contagi”.
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