14 Novembre 2020

Feltri: “Solo a Napoli si muore nel cesso in corsia”

Fonte: Il secolo di Italia

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Vittorio Feltri sul Quotidiano Libero: “Solo a Napoli si crepa nel cesso di una corsia. In un angolo come uno straccio”

Vittorio Feltri ha commentato, sul Quotidiano Libero, un episodio accaduto a Napoli nei giorni scorsi.

Una persona anziana di 84 anni era infatti deceduta nel bagno dell’ospedale Cardarelli, in seguito a un infarto.

L’episodio era stato ripreso da un ragazzo che voleva testimoniare l’accaduto.

Il video ha cominciato a girare sul web, creando l’indignazione di tutti, compresa quella dei personaggi politici.

Feltri ha commentato l’evento utilizzando queste parole:

Non ho visto né voglio vedere il filmato messo in rete da mano ignota che mostra le immagini agghiaccianti di un vecchio morto in un cesso dell’ospedale Cardarelli di Napoli.

Il quale anziano, che soffriva per il Covid, si trovava in attesa di cure al Pronto soccorso, gettato in un angolo come uno straccio.

Egli a un certo punto si è alzato dal proprio giaciglio e si è recato nella toilette, da cui è uscito defunto.

Non intendo avviare la caccia a chi ha trascurato il povero individuo, di cui non conosco la storia: mi limito a riferire l’accaduto, che dimostra in modo drammatico la situazione napoletana in particolare e campana in generale.

È evidente che le strutture sanitarie partenopee non sono in grado di fronteggiare l’emergenza, significa che qualcuno non ha provveduto negli ultimi sei mesi a dotare i nosocomi delle attrezzature necessarie per combattere un virus in libera uscita da parecchio tempo.

Feltri si è inoltre scagliato contro Napoli, dicendo che la città si era illusa di “farla franca“.

Il Covid però non è “razzista” e attacca tutti indistintamente.

Anzichè colpire duramente il Governatore Fontana, ci si sarebbe dovuti aspettare – secondo il saggista – che il virus avrebbe continuato la sua corsa.

Ora Napoli – che Feltri chiama  “la ex capitale della cultura europea” –  ha paura “di crepare di polmonite bilaterale o di fame.

Ha chiamato in causa anche l’esecutivo, come riporta anche Vesuvio Live, che non aveva dichiarato la zona rossa solo per la paura di una rivolta dei cittadini, già “provati da un assetto sociale precario“.

L’opinionista Feltri ha aggiunto alla fine che la morte dell’uomo è “un segnale di arretratezza da non sottovalutare“.

 

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