2 Maggio 2020

Federico II, la Fase 2 dell’Università napoletana

Ingressi limitati con necessaria autocertificazione, interventi di sanificazione continui e una dotazione di 80mila mascherine: ecco la Fase 2 della Federico II

Anche l’Università degli Studi di Napoli Federico II si prepara alla Fase 2. Gli aggiornamenti diffusi dai Rappresentanti della Confederazione degli Studenti, in conclusione della seduta del Senato Accademico, sono in questo momento all’attenzione dell’unità di crisi dell’università sulle prospettive di riapertura.

Tra le notizie più importanti, quelle che riguardano la possibilità per Tesisti sperimentali e dottorandi di entrare nei laboratori, previa autocertificazione. Allo stesso modo, potranno accedere ai propri uffici e ai laboratori anche docenti e ricercatori, sempre previa autocertificazione.

Gli accessi saranno, però, controllati: si provvederà a fornire una turnazione ben specifica e ad evitare che ci sia più di una persona per ogni 10 metri quadrati di laboratorio. Come riporta La Repubblica, nelle aule, negli ambienti comuni, nei corridoi, sarà apposta una che segnaletica dovrà indicare comportamenti e indicazioni dettate dalla prudenza. Ogni persona che entrerà all’Università dovrà essere sottoposta alla rilevazione della temperatura corporea.

I Dipartimenti della Federico II già stanno acquistando le mascherine, ed entro metà maggio dovrà arrivare una dotazione di 80mila mascherine. Agli ingressi delle Università dovranno essere installati degli erogatori di disinfettante e delle pile di mascherine. Resta indispensabile la sanificazione di ambienti, tavoli e scrivanie, attività che dovranno essere espletate ad ogni singolo passsaggio. Un’operazione che richiede una programmazione precisa e uno sforzo non indifferente.

Intanto, lezioni, esami e sedute di laurea saranno ancora a distanza. Anche il personale tecnico amministrativo lavorerà ancora in smart working, ma nelle prossime settimane alcune  strutture ed uffici dovranno riaprire per gli studenti che ne avranno bisogno.

Per ulteriori informazioni sulle misure per la tutela degli studenti, consultare l’articolo pubblicato sul sito della Federico II.

 

 

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