4 Gennaio 2024

Fabio Fazio contro regolamento di Sanremo, ma Rai risponde alle accuse

il conduttore di "Che Tempo Che Fa" lancia una pesante critica alla Rai circa il regolamento di Saremo. La rete televisiva va ai ripari mandando in risposta un amministratore delegato

screenshot da youtube

fabio fazio

FABIO FAZIO REGOLAMENTO SANREMO – Il conduttore di Che Tempo Che Fa esprime la sua opinione sul regolamento del Festival di Sanremo. La regola riguarda la presenza del vincitore nei programmi televisivi Rai nei giorni successivi alla vittoria. Le dichiarazioni di Fabio Fazio hanno suscitato discussioni e dibattiti nel modo di internet, fino al punto in cui la Rai è intervenuta per rispondere alle affermazioni di Fazio.

Fabio Fazio contro il regolamento di Sanremo: l’intervista al Corriere della Sera

In un’intervista pubblicata su «Sette», il settimanale del Corriere della Sera, Fazio ha accusato la Rai di aver modificato il regolamento per non far ospitare i vincitori nel suo programma. Prima della sua uscita dai palinsesti Rai, i vincitori del festival venivano ospitati nel programma di Fazio:

«Mah, per ora vedo un nuovo regolamento a Sanremo nel quale scrivono che nei tre giorni successivi alla chiusura del festival il vincitore non può andare in trasmissioni che non siano della Rai. Ora, sarà sicuramente una coincidenza il fatto che di solito il vincitore veniva da me. Perché non può essere vero che è stata fatta una regola contro il mio programma. Non può essere vero. Anche perché a Natale siamo tutti più buoni».

La risposta di Roberto Sergio

Dopo le dichiarazioni di Fazio e le polemiche sui social, la Rai arriva ai ripari mandando una risposta comunicata dall’Amministratore Delegato Roberto Sergio. Come riportato dal Corriere della Sera, l’A.D. ha risposto alle dichiarazioni del conduttore:

«Il vincitore di Sanremo, la sera della domenica, andava da Fabio Fazio… quando era in Rai. Ora che lui è alla Nove, rete concorrente, il vincitore sarà sempre ospite in Rai. Non vedo alcuna differenza col passato».

Secondo Sergio, quindi, non ci sarebbe stata una modifica delle regole che andasse a suo svantaggio o a quello del suo programma. Sergio prosegue la sua dichiarazione, affermando:

«Non c’è nessuna novità. Ogni motivo è buono per contestare la Rai. Ma l’unica verità è che oggi e, nonostante i profeti di sventura, anche per il futuro, in Italia la televisione è la Rai. Che continuerà a contribuire alla costruzione dell’identità nazionale, consentendo ai cittadini di riconoscersi dentro una memoria che appartiene a tutti».

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