Esplosione centrale idroelettrica: tra i dispersi un napoletano

ESPLOSIONE CENTRALE IDROELETTRICA – Una violenta esplosione ha scosso la centrale idroelettrica semi sommersa di Bargi, situata nel bacino artificiale di Suviana sull’Appennino Bolognese, ieri alle 15:00. L’incidente ha provocato tre vittime e ha coinvolto un totale di 15 persone, di cui 5 ferite, 3 illese e 4 ancora disperse. Le operazioni di soccorso dei Vigili del Fuoco sono proseguite per tutta la notte, ostacolate dalle enormi difficoltà causate dal fatto che l’esplosione è avvenuta sotto il livello dell’acqua.

L’esplosione è stata innescata dalla turbina, durante lavori di manutenzione, causando un incendio seguito dal crollo di un solaio. La detonazione è avvenuta all’ottavo piano ribassato della struttura. Al piano superiore si è verificata un’inondazione a causa di un tubo di raffreddamento della turbina che ha allagato il locale per diversi metri.

Esplosione centrale idroelettrica: Vincenzo Garzillo, di Napoli, è disperso

Tra i dispersi figura Vincenzo Garzillo, 68 anni, originario di Napoli, insieme ad altri tre lavoratori: Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano; Alessandro D’Andrea, 37 anni, di Pontedera; e Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Mestre. Altri tre lavoratori sono stati dichiarati morti: Mario Pisani, 73 anni, titolare dell’Engineering Automation Srl, ditta per cui lavoravano anche le altre due vittime, il 45enne Pavel Petronel Tanase e il 36enne Vincenzo Franchina. Cinque persone hanno riportato ferite nell’incidente.

Le salme dei tre lavoratori deceduti sono state poste sotto sequestro dalle autorità giudiziarie. Sono previsti accertamenti che verranno svolti nelle prossime ore, mentre si continua a sperare di ritrovare i dispersi ancora in vita.

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