Esame del sangue per diagnosticare l’Alzheimer: ecco quale

ESAME DEL SANGUE ALZHEIMER- Alcuni ricercatori svizzeri hanno compiuto significativi passi avanti in merito alla diagnosi precoce del morbo di Alzheimer. A condurre lo studio, l’università di Lund in Svezia. A seguito di studi approfonditi, ha identificato un esame del sangue specifico, che risulta ben più attendibile di test cognitivi e Tac nell’identificazione della malattia.

La diagnosi di Alzheimer infatti presenta dei limiti significativi che hanno a che fare con dei sintomi che possono suscitare confusione. I problemi di memoria ad esempio possono essere provocati dall’Alzheimer ma anche da molte altre cause. Ad esempio la depressione, lo stress, la carenza di vitamina B12, tumori cerebrali o alcuni farmaci. 

L’esame del sangue messo a punto in Svezia, ha individuato il 91% dei casi di Alzheimer e ha permesso a un numero maggiore di pazienti di ricevere una diagnosi accurata in tempi più rapidi. Il neurologo Oskar Hansson, dell’Università di Lund ha sottolineato l’efficacia del test solo per le persone che mostrano già segni di decadimento cognitivo e non per le persone che non mostrano alcun declino.

Esame del sangue Alzheimer: i rischi legati al test

Si tratta di una forma di demenza molto complessa che può farsi strada nella mente degli individui già vent’anni prima che si manifestino i primi sintomi. A volte la malattia non si sviluppa affatto ma la diagnosi precoce può generare reazioni disperate di paura. Certo sarebbe decisamente più utile la sperimentazione di farmaci in grado di ritardare o bloccare l’evolversi del morbo.

L’esame in questione, misura i livelli di Plasma Phospho-Tau-217. Un elevato livello di ptau-217 segnala la possibilità molto alta di morbo di Alzheimer mentre un basso livello suggerisce che il decadimento cognitivo non è da addebitare alla malattia.

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